VIDEO | L'ultima puntata della trasmissione di Antonella Grippo ha visto la partecipazione dello storico esponente socialista e scrittore. A dibattere con lui su chi oggi "guida il tango" anche l'ex ministro Gelmini, il politologo Pasquino, i sindaci di Cosenza e Vibo, Caruso e Limardo. Il tutto condito dalle analisi di Bausone e Caputo
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È un tango quello che apre la puntata di Perfidia andata in onda ieri sera sui canali del network LaC. Ma “Chi guida il tango” è anche il titolo, ma soprattutto la domanda di Antonella Grippo che fa da filo conduttore della serata, convinta che il primato della politica, è ben lungi dall’affermarsi vista l’ingombrante presenza sulla scena dei poteri finanziari e delle consorterie europee.
La giornalista di Sapri ne ha parlato con il ricco parterre di ospiti, a cominciare dall’ex ministro Maria Stella Gelmini, in rappresentanza del Terzo Polo, e un'altra vecchia conoscenza della politica italiana come è Claudio Martelli, già ministro, ma anche politico e scrittore. Ad arricchire il dibattito anche il politologo Gianfranco Pasquino, la pasionaria Alessia Bausone in qualità di opinionista e Gianfrancesco Caputo, osservatore politico. Due invece i sindaci che ci riportano al tratto distintivo della trasmissione - l’interlocuzione tra il livello regionale calabro e quello nazionale - Maria Limardo, primo cittadino di Vibo Valentia, e Franz Caruso alla guida della città di Cosenza.
Caputo: «Il primato è dei sindaci»
Alla domanda se con il governo Meloni si possa parlare di un ritorno al primato della politica, lo studio e gli ospiti collegati sono tutti concordi nell’affermare che il primato la politica l’ha perso tempo fa ed oggi ancora annaspa. Gianfrancesco Caputo, va al sodo: «Se esistesse un primato della politica ce ne accorgeremmo. Esistono invece poteri sovranazionali con cui il governo Meloni deve fare i conti». Il fattore tempo però è determinante. A parere dell’osservatore politico, bisognerà capire come il presidente del Consiglio «sarà in grado di rintuzzare e governare situazioni che in campagna elettorale ha dipinto come superabili. Ma – rileva Caputo - siamo di fronte ad un sovranismo che si è già molto annacquato».
E d’altra parte per Caputo il vero primato della politica «oggi è espresso dai sindaci e in tono minore dai governi regionali».
Caruso: «Vulnus non colmato». Limardo: «Con Meloni, primato è evidente»
Alessia Bausone, da parte sua preferisce parlare di «primati» della politica: «La distorsione prodotta da certa politica ha portato a livello nazionale la tecnocrazia, con l’iper presenzialismo dei tecnici, e a livello locale ha prodotto il cosiddetto civismo, quindi la politica si è dissolta in un mare magnum di antipolitica di cui tenere conto. Pare che la Meloni abbia riportato la politica, ma non è così – incalza Bausone - perché in Fdi non c’è ancora quella classe dirigente prestabilita, è una scatola piena di voti ma con poche personalità». Insomma, per la giornalista Bausone il tango non lo comanda la politica.
Franz Caruso riconosce che la politica è in difficoltà da anni. «Sin dai tempi di tangentopoli quando i rapporti con la società si sono sfaldati. Un vulnus che la politica, a trent’anni di distanza, non è riuscita a colmare». Quando però si analizza il piano più squisitamente locale, il primo cittadino di Cosenza non ha dubbi nel sostenere che «Occhiuto ha molte idee, ma non si percepisce il risultato delle iniziative intraprese. È un politico. Che ha riportato nelle stanze di Palazzo Campanella la politica».
Per Maria Limardo la ripresa della politica invece c’è ed è anche evidente e «segnerà uno spartiacque tra un prime e un dopo. Intanto perché la Meloni, che è una donna, è arrivata a furor di popolo a Palazzo Chigi».
Il sindaco di Vibo, poi, benedice «l’interventismo frenetico di Occhiuto» soprattutto guardando al nuovo ospedale di Vibo il cui primo lotto esecutivo partirà la prossima settimana. Ma se le si chiede di fornire la sua impressione su chi siano stati gli “impallinatori” del deputato Giuseppe Mangialavori - oggi alla presidenza della Commissione Bilancio, ma prima in predicato di diventare ministro – Limardo si rifugia nella «strategicità» del ruolo ricoperto dal coordinatore regionale di Forza Italia. Per lei insomma, sono da scartare le ricostruzioni fornite fino ad oggi.
Martelli: «Negli ultimi 30 anni il primato è dell'economia»
Per l’ex ministro, politico e scrittore Claudio Martelli è invece presto per dire se la politica ha riconquistato il suo primato: «Certamente tutta questa fase che abbiamo alle spalle, diciamo gli ultimi 30 anni, si è visto il primato dell'economia. Globalizzazione, liberalizzazioni, privatizzazioni, cose in parte anche necessarie, tutto sta a vedere dove e quando. Cioè sciogliere l’Efim era necessario, i tentativi di privatizzare anche Eni ed Enel non lo erano affatto. Privatizzare Telecom ha prodotto un risultato disastroso: era la quarta compagnia telefonica del mondo adesso sta per essere fatta a pezzi o rischia di essere fatta a pezzi ulteriormente. Quindi non c'è una medicina infallibile né in campo economico né in campo politico. Molto dipende dalle circostanze e dalle opportunità che si offrono e che si presentano. Affrontare le questioni economiche e sociali con delle ricette ideologiche è quasi sempre sbagliato, perché il mondo presenta più varietà e complessità».
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