«Non faccio il prezioso, ci sto pensando». La presentazione del libro di Marco MinnitiSicurezza è libertà” si trasforma presto in un appuntamento politico e l’ex ministro dell’Interno non può sottrarsi alle domande su una sua possibile candidatura alla segreteria del Pd: «Io non voglio sottrarmi al confronto. So che il tempo si sta consumando e nel momento in cui la data dell’assemblea congressuale fissata per il 17 novembre si avvicina, ogni giorno che passa diminuisce i tempi a disposizione. Io non sto facendo il prezioso: io sto pensando veramente a quello che è utile fare. E' davvero una forma di rispetto. Voglio che la mia sia una risposta che non divida né personalizzi perché in questo momento non c'è bisogno né di divisione né di personalizzazione».

I dubbi, però, dovrebbero essere sciolti nelle prossime giornate e dovrebbero confermare la discesa in campo di Minniti. Del resto le presenze alla presentazione del libro confermano la grande attenzione dei big del Pd verso le sue decisioni.  Hanno risposto presente: Walter Veltroni, Gianni Letta e il cardinal Becciu, ma anche Paolo Gentiloni e Massimo D'Alema che per tanti anni lo ha avuto come delfino. Ai posti di comando anche i luogotenenti di Renzi: Graziano Deirio e Andrea Marcucci, oltre a Lorenzo Guerini, che ha lanciato per primo la candidatura Minniti al congresso. Non si è visto Renzi impegnato all’estero, ma anche per ragioni di opportunità. Ma l’ex premier ospiterà Minniti alla kermesse di Salsomaggiore, cornice in cui potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale.

Tante anche le presenze dalla Calabria: il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e il deputato Antonio Viscomi. Non si è visto, invece, l’ex segretario regionale Ernesto Magorno, impegnato al Senato.

Insomma il dado sembra tratto e la candidatura di Minniti non potrà non avere effetto in Calabria sia per quel che riguarda l’assise nazionale, ma anche per quel che attiene quella regionale. Né sarà possibile per il governatore Mario Oliverio e i suoi uomini proseguire a sostenere posizioni autonome per molto tempo ancora. Un eventuale adesione allo schieramento di Nicola Zingaretti sarebbe preambolo per un congresso con almeno due candidature anche per quel che attiene la nostra Regione.

 

Riccardo Tripepi