Nell'entourage del neosegretario questore dell'assise regionale vi erano molti estimatori di Giusy Iemma ma il suo cammino verso la segreteria adesso si fa più accidentato
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Le lotte intestine nel Pd catanzarese, determinate dalla scelta del candidato a sindaco, avranno un’evoluzione nell’ormai sempre più vicina stagione congressuale che nell’area del capoluogo rischia di dar vita a una nuova contrapposizione parecchio lacerante. Un muro contro muro paradossalmente favorito, in modo determinante, dalla "posizione mediana" finora assunta finora dall’attuale big del partito lettiano del territorio che risponde al nome di Ernesto Alecci. Un leader che più di qualcuno nel suo entourage, e non solo, sta cercando, anche in modo surrettizio, di tirare per la giacca al fine di ottenere il tanto sospirato via libera, o meglio il decisivo appoggio, per fare il segretario provinciale.
Ebbene a riguardo c’è da ricordare come Alecci, candidato in ticket con Giusy Iemma alle Regionali, una volta eletto consigliere aveva assecondato le ambizioni (forse legittime, di certo comprensibili) della collega, la quale non aveva centrato l’obiettivo di entrare a Palazzo Campanella. Senza contare che a supportare tale velleità vi erano anche alcuni sostenitori di Alecci, estimatori della Iemma. A un certo punto, tuttavia, il diretto interessato si è reso conto di doversi guardare intorno e per esempio pensare a intessere una trama diversa con altre anime Democrat locali.
Il riferimento è in particolare all’ex coordinatore Dem del capoluogo Salvatore Passafaro e al primo cittadino di San Pietro a Maida Domenico Giampà, anche perché i fautori della segreteria Iemma sarebbero già stati (ri)pagati, per il contributo elettorale ricevuto, con i soliti posti in struttura per loro stessi o qualche parente (uno scambio lecito, per carità, ma che fa apparire privi di senso i proclami social sul “diverso modo di intendere la politica”). Al di là di tutto, al neosegretario questore dell’assemblea regionale è dunque balenata l’idea di non considerare più valido il vecchio accordo, avendo presuntivamente applicato il Manuale Cencelli con gli incarichi da portaborse.
Come premesso, però, le scelte differenti portano dritto a Passafaro, che le tessere da produrre alle assisi congressuali ne ha molte, e a un fedelissimo come Giampà, il quale di voti al mulino alecciano ne ha convogliati tanti. Ma sta di fatto che c’è ancora qualche intricato nodo da sciogliere, intrecciato fatalmente con le Amministrative dei Tre Colli e gli equilibri nel territorio. A tal proposito pare oltretutto che Passafaro sarebbe stato lusingato da più di qualche amico in casa Dem, pronto a supportarne la candidatura a patto faccia marcia indietro sull’ipotesi di Nicola Fiorita primo cittadino per conto del Pd.
Rumors o voci più concrete di scenari possibili? Chissà… Così come un altro grosso punto interrogativo è costituito da un proposito che nutrirebbe l’influente segretario in pectore del Pd Calabria Nicola Irto, pur da lui non ancora manifestato essendo in corsa per la menzionata carica. Si tratta della ventilata idea di Irto relativa all’opportunità di posticipare i congressi provinciali in ragione della divisività a cui possono dar luogo. Soprattutto a Catanzaro, dove incombono le Comunali in un clima elettrico. Tant’è vero che il centrosinistra, in particolare nell’ala più connotata sotto il profilo ideologico, sembra inesorabilmente avviato verso la proposizione di vari aspiranti sindaci. Tre, per il momento, salvo qualche realtà di estrema sinistra non ne lanci un’altra - tutta sua - nelle settimane venture. Comunque sia, l’unica certezza - per adesso - è che Alecci stia pensando a riconsiderare i patti per la futura strutturazione interna del partito d’appartenenza.