Il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFAP) commissionato dalla Regione Calabria ha sentenziato che il sito di Arcavacata nel Comune di Rende è «nettamente migliore». Il tutto mentre il Pd cosentino teneva una conferenza stampa con Carlo Guccione, Giuseppe Mazzuca e Salvatore Giorno a Palazzo dei Bruzi. A pensar male, si potrebbe azzardare che il giorno della pubblicazione dell’esito dello studio non sia affatto casuale. «Almeno - rispondono i democrat – ne abbiamo sollecitato la diffusione».

A far pendere l’ago della bilancia per l’area dell’Unical, che sorge al confine col comune di Montalto Uffugo, sono stati in particolare un paio di considerazioni che per il momento fanno tramontare del tutto l’ipotesi Vaglio Lise, località indicata dal consiglio comunale di Cosenza come ideale con una delibera datata giugno 2022. Perché non definitivamente? Perché a margine di questa indagine condotta da “Cooprogetti” Scarl per circa 172mila euro iva inclusa, andrà commissionato un altro studio di fattibilità.

A prescindere, qualora a monte non si arrivi alla stessa conclusione a cui uno studio di fattibilità iniziale era già arrivato nel 2017 (Mario Occhiuto sindaco, Oliverio governatore, ndr), servirà il coinvolgimento del Comune di Cosenza. Insomma, il rischio concreto che l’affidamento dei lavori se ne vada alle calende greche è già certezza. Anche perché la volontà politica di Caruso è impugnare l’atto firmato da Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito, i due sub-commissari alla Sanità. La volontà, nuova rispetto al «sorga dove vuole Occhiuto, basta che nasca il nuovo ospedale» dell’ultimo periodo, è che il futuro hub regionale veda luce all’interno del perimetro comunale di Cosenza.

Nuovo ospedale di Cosenza, cosa dice il DocFap e la questione Inail

Tornando al DocFap, l’analisi dà conto che, oltre ad un risparmio economico, «complessivamente il sito che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente è quello di località “Arcavacata” del Comune di Rende per l’ubicazione del Nuovo Ospedale del comprensorio di Cosenza».

Tutto ciò emerge dalla documentazione progettuale prodotta dove tra gli elementi di maggior rilievo, si rileva, tra l’altro che: «…analisi di compatibilità geologica, idrologica, idraulica, sismica, archeologica, va evidenziato che le nuove cartografie del PSdGDAMRisAl-Cal/L 2024 hanno portato il sito di “Vaglio Lise” in una classe di pericolosità idraulica P2, equivalente ad un rischio R3 e soggetta alle disposizioni ed i vincoli delle NAMS 2011, classe di rischio che inevitabilmente aumenterebbe fino a R4 con la realizzazione del Nuovo Ospedale».

Resta in piedi la questione legata all’Inail. Il corposo finanziamento di 349 milioni è vincolato alla costruzione del nosocomio nella città di Cosenza? Se sì, servirebbe una modifica qualora l’opzione migliore alla lunga risulti effettivamente un’altra. Fatto sta che nel DocFap «si evidenzia che la collocazione di un Ospedale Hub non è rigorosamente legata al capoluogo di provincia in cui ricade, ma discende da valutazioni più ampie sull’ottimale collocazione dello stesso rispetto al bacino di utenza, variabili nel tempo».