«Di Carlo Tansi non parlo». Cortese ma fermo, così il governatore Mario Oliverio ha bloccato i cronisti, a margine del Raduno della protezione civile regionale nel centro agroalimentare di Lamezia Terme. Il presidente ha da poco finito di parlare, assieme al Capo del Dipartimento nazionale Angelo Borrelli, e respinge senza repliche esplicite l'interrogativo polemico rivoltogli a mezzo stampa qualche ora prima dal “suo” ex dirigente, quasi certamente avversario nelle prossime elezioni.

 

«Che fine ha fatto il milione e mezzo di euro che dovevano andare al settore?», aveva chiesto il geologo che da mesi ha ingaggiato uno scontro con Oliverio, accusato di non averlo difeso abbastanza dopo una collaborazione decennale, nel vivo di un siluramento amministrativo che per il ricercatore cosentino è stato figlio della campagna di moralizzazione da lui avviata. Il governatore non ha replicato ma nel suo intervento, rivolto alla platea di volontari arrivati per una due giorni incentrata sulla formazione, è sembrato alludere indirettamente – quando ha affermato «la protezione civile è argomento serio, stiamo procedendo senza clamore, perché il settore non può diventare un megafono politico» - oppure quando, rispondendo ai giornalisti, ha spiegato che «si stanno spendendo le risorse programmate», e che «nel 2019 sono state sbloccate le procedure per l'acquisto dei mezzi».

 

Una scelta, quella di esplicitare gli obiettivi degli interventi senza interfacciarsi con Tansi, che prefigura un possibile leit motiv tattico di questa fase e di quelle a venire, con Oliverio che sembra interessato a non offrire sponde mediatiche ad un suo probabile contendente nella sfida finale.

 

La giornata conclusiva del terzo Raduno, con Oliverio che all'inizio del suo intervento finale ha chiesto un minuto di silenzio per le 4 vittime dell'incidente stradale di Rende, ha registrato inoltre il richiamo commosso della tragedia del Civita, da parte di Borrelli, che tra gli applausi ha ricordato le 10 vite spezzate dalla furia del Raganello – nell'agosto dello scorso anno – affermando che «perché disastri di quel genere non avvengano in futuro, la protezione civile presenterà a breve, nel quadro della Conferenza nazionale delle Autorità di settore, una piattaforma informatica che varrà per tutto il territorio italiano che migliorerà la filiera degli interventi in caso di allerta meteo, perché non è possibile che un sindaco venga informato via fax».