Mezzogiorno, Oliverio attacca: «Sparito dall’agenda del Governo»

Per il governatore gli investimenti sono in flessione e anche quelli programmati «non sono sul binario della cantierizzazione. C’è un congelamento anche dei programmi già definiti»

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di T. B.
5 luglio 2019
18:28

«In questa fase il Mezzogiorno vive una condizione di marginalità nelle politiche nazionali. L’attenzione sul Mezzogiorno è calata notevolmente, anzi dico che il Mezzogiorno non è nell’agenda del governo. Parlo di fatti, di concretezza, non faccio valutazioni pregiudiziali o fatte con gli occhiali dell’appartenenza. Parlo in qualità di presidente della Regione, il cui ruolo deve prescindere dall’appartenenza e dev’essere obiettivamente svolto».

 


Il governatore Oliverio dalla convention di Confartigianato dedicata all’edilizia ecosostenibile che si è tenuta a Lamezia Terme lancia strali contro il governo giallo verde. «Per quanto riguarda gli investimenti, siamo in presenza di un’assoluta flessione e anche gli investimenti programmati non sono sul binario della cantierizzazione. C’è un congelamento anche dei programmi già definiti» ha incalzato aggiungendo poi che «è sbagliata e dannosa la discussione e l’impostazione che si sta sviluppando circa gli interventi nel Sud: c’è una forte tendenza a recuperare un’impostazione assistenzialistica, tra l’altro nemmeno compatibile con le risorse disponibili con gli orientamenti dell’Unione europea. E c’è una forte contrazione negli investimenti».

 


«Ad esempio, il credito d’imposta, che è uno strumento importante, viene totalmente coperto con risorse regionali anche se è gestito dalle amministrazioni centrali. Credo che tutto questo – ha sostenuto il presidente della Regione Calabria - sia un errore per il Paese, perché investire sul Sud e investire per alimentare l’economia produttiva e la riqualificazione ambientale del Sud significa investire su una risorsa nell’interesse del Paese».

 


Il governatore si è poi soffermato sull’autonomia differenziata affermando che «che è assolutamente pericolosa per i risvolti che può avere e anche miope per chi pensa di rappresentare gli interessi del Nord. Pensare di innescare un meccanismo per cui il Sud viene lasciato a se stesso attraverso l’uso del gettito fiscale delle regioni in cui viene prodotto, bypassando gli strumenti ostituzionalmente sarebbe necessario alimentare e rafforzare significa – ha concluso - mettere un germe di disarticolazione del Paese e determinare una condizione di complessivo indebolimento del Paese. Il Sud – ha concluso Oliverio - può essere un fattore di crescita se si investe con una strategia e una visione precisa».

Giornalista
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