VIDEO | Il presidente della Calabria è candidato alla vice segreteria del partito. A margine dei lavori del congresso prende le distanze dalle posizioni sovraniste degli alleati di governo: «Possiamo essere il punto di riferimento di tanti ragazzi che non vogliono votare per la sinistra»
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«Con Salvini ho un ottimo rapporto e non abbiamo mai litigato in questi due anni di governo. Non litigheremo nemmeno durante la campagna elettorale per le Europee». Dal congresso di Forza Italia, in svolgimento a Roma, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, cerca di spegnere sul nascere la polemica innescata durante il suo intervento di ieri sera, quando ha sottolineato che intorno a Fi vede più entusiasmo di quanto non ce ne sia intorno alla Lega. Parole che hanno fatto scattare la stizzita reazione del commissario calabrese del Carroccio, Giacomo Francesco Saccomanno, che ha vergato seduta stante una nota dicendosi deluso dalle affermazioni del governatore e aggiungendo che «se è presidente lo deve a noi». Ma Occhiuto, in corsa per la vice segreteria nazionale del partito, non ci sta a sovradimensionare lo scontro: «C’è la campagna elettorale per le Europee, ovvio che ogni partito parli ai propri elettori…».
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Prima c’era la leadership totalizzante di Berlusconi, ora ce ne è una plurale?
«Abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità. Tutti pensavano che avremmo litigato dopo la morte di Berlusconi, che il partito avesse potuto finire come la Dc o i socialisti. Invece no. Oggi c’è grande entusiasmo qui al congresso nazionale, come c’è stato in tutti quelli provinciali».
Lei oggi è in corsa per la vice segreteria di Forza Italia. Significa che vuole arrivare a prendersi il partito diventandone il segretario?
«Non è nei miei pensieri, voglio fare bene come presidente della Regione. Svolgendo bene questa funzione in una regione complicata come il Sud, si può dimostrare che c’è un gruppo dirigente di qualità anche nel Mezzogiorno. Questa è la mia ambizione».
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Saccomanno ha reagito male alle sue parole di ieri. Se l’è presa e ha detto che deve ringraziare la Lega se è presidente della Regione…
«Io sono molto grato a tutti i partiti del centrodestra che mi hanno espresso come candidato. Credo che oggi in Calabria, molti partiti del centrodestra, abbiano qualche argomento in più per chiedere il voto. Possono dire di partecipare a un’esperienza di governo regionale che dopo due anni e mezzo è ritenuta dai calabresi, forse, migliore da quelle precedenti».
Forza Italia è un partito riformista e liberale che può dire cose che i partiti sovranisti della maggioranza di Governo non possono pronunciare. Sta qui la terzietà e l’originalità del partito azzurro?
«Assolutamente sì. Ci sono tanti ragazzi che non vogliono votare per la sinistra, ma che non voterebbero neanche un centrodestra che sui diritti civili a volte si presenta con posizioni che più che conservatrici sembrano reazionarie. Fi deve poter dire sui diritti civili le cose che Fratelli d’Italia e la Lega non possono dire. Così come sull’immigrazione. Berlusconi si commosse per la bambina morta a Lampedusa. Noi dovremmo avere la capacita di poter essere quelli che all’interno del centrodestra affermano che è giusto arginare il flusso dei migranti ma anche che il Mediterraneo non può essere un cimitero. Insomma, dobbiamo essere il partito riformista e liberale che si radica in questo campo largo alternativo alla sinistra».