«Facciamo un po’ di chiarezza». Esordisce così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video durante il quale ricostruisce l’iter dei due emendamenti “calabresi” al decreto Milleproroghe, finalizzati alla stabilizzazione dei precari e all’assunzione alla Regione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato, soprattutto nel settore Sanità.

Una volontà di inquadrare meglio la situazione che scaturisce dalle obiezioni della Ragioneria dello Stato, che aveva modificato gli emendamenti presentati dal deputato Francesco Cannizzaro in accordo con Occhiuto.

Il governatore, dunque, ammette che gli emendamenti erano stati modificati, considerando lecite solo le assunzioni a tempo determinato. Un intervento, quello della Ragioneria dello Stato, che ha determinato la reazione di Occhiuto: «Ho detto al Governo – spiega nel video - che non avevo alcuna intenzione di impiegare 11 milioni del bilancio della Regione per creare nuovi precari. E sono così riuscito a ottenere una rimodulazione degli emendamenti di Cannizzaro che oggi prevedono la possibilità di stabilizzare gradualmente i precari calabresi e di assumere a tempo indeterminato, e non soltanto nel settore della Sanità ma in tutti quei dipartimenti regionali che necessitano di nuove risorse lavorative».

Infine, Occhiuto quantifica queste assunzioni, affermando che «quest’anno sarà possibile assumere e stabilizzare 200 persone con 5 milioni di euro, e dal 2023, con 10 milioni di euro di spesa storicizzata, si potranno assumere e stabilizzare 400 persone ogni anno».

Alla soddisfazione del presidente si aggiungono i toni trionfalistici dello stesso Cannizzaro, che in una nota parla di «notizia magnifica per tanti lavoratori e quindi per tante famiglie». «Abbiamo ottenuto – continua il parlamentare reggino - ciò che serviva alla Calabria da anni: stabilizzazioni e, per la prima volta nella storia regionale, sblocco del turnover».

«Grazie a questo emendamento – continua la nota di Cannizzaro - alla Calabria andranno 5 milioni di euro per l’anno 2022 e 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2023. Risorse messe a disposizione dalla Funzione Pubblica, che di fatto consentiranno alla Regione di effettuare nuove assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni di precari. Questo consentirà alla Regione di assumere nuove professionalità, ma soprattutto iniziare a stabilizzare i tanti (troppi!) precari calabresi, magari partendo dalle esperienze professionali maturate dal personale di Azienda Calabria Lavoro. Obiettivo: rigenerare l’apparato burocratico regionale, rafforzando la capacità amministrativa e consentendo l’accelerazione delle procedure e degli investimenti pubblici».