La conferenza dei capigruppo ha calendarizzato la seduta per mercoledì 13 aprile: all'ordine del giorno Por e Autorità servizi ambientali. Opposizioni compatte contro il modus operandi della maggioranza. Mancuso: «La Regione ha urgenza»
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Come nelle previsioni il centrodestra brucia le tappe e porta in aula i provvedimenti che hanno segnato, tra entusiasmi da una parte e polemiche dall’altra, le ultime due settimane. La Conferenza dei capigruppo, coordinata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, ha convocato per mercoledì prossimo, 13 aprile, alle ore 11:30, la massima assemblea calabrese con un ordine del giorno ricco che dovrebbe contare 11 punti.
Il piatto forte però è rappresentato dai due provvedimenti che più di tutti hanno catalizzato l’attenzione delle forze politiche e che sono già passati indenni dall’esame delle Commissioni di competenza: si tratta della nuova programmazione europea del Por 2021/2027 che mobiliterà risorse per oltre 3 miliardi di euro, e il disegno di legge sulla nuova “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente” che prevede la creazione di un’Autorità unica per la gestione dei rifiuti e del servizio idrico calabrese.
La riunione dei capigruppo, fanno filtrare i partecipanti, ha visto una insolita opposizione unita nel contestare il modus operandi di giunta e maggioranza che va avanti per la sua strada come un rullo compressore. L’accusa delle opposizioni è quella di poco coinvolgimento degli amministratori locali soprattutto con riferimento alla creazione della nuova Multiutility dei servizi.
Fatto sta mercoledì prossimo, quando dopo due anni il Consiglio regionale riaprirà le porte a pubblico e giornalisti, il dibattito si annuncia infuocato.
Il presidente Mancuso, attraverso una nota ha inteso sottolineare che «la Regione ha urgenza di mettere in campo, rispettando le prerogative di tutte le forze politiche ma anche l’esigenza della Calabria di avere risposte nei tempi giusti, ogni strategia volta ad assicurare il pieno utilizzo delle risorse comunitarie, per controbilanciare le criticità derivanti dall’epidemia di Covid-19 e dalle pesanti conseguenze della guerra in Ucraina sulle economie occidentali e, in particolare, sul tessuto imprenditoriale e le fasce sociali calabresi più esposte alla crisi».
«Con l’altro provvedimento all’ordine del giorno che affronta gravi problematiche irrisolte da anni – ha aggiunto Mancuso - si punta a disciplinare l’organizzazione dei servizi pubblici ambientali attraverso un unico Ambito territoriale ambientale, sia per il servizio idrico integrato che per il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Spetterà all’unico Ato dare attuazione all’innovativo Piano dei rifiuti che dovrà vedere la Calabria pianificarne oculatamente la gestione, in linea con le esigenze dell’economia circolare e la legislazione europea».