Nel decreto per l’affidamento dei servizi tecnici per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali compare l'ipotesi che l'opera possa essere costruita a Rende, dove sorge l'Unical. Insieme a un'altra area da individuare, saranno messe in comparazione con quella indicata da Palazzo dei Bruzi
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Torna in discussione la location di Vaglio Lise per il nuovo ospedale di Cosenza. Emerge dal decreto pubblicato dalla Regione Calabria con cui la Cittadella ha avviato le procedure burocratiche per la realizzazione dell’hub regionale e della Cittadella della Salute. Questa mattina da Palazzo dei Bruzi avevano accolto di buon occhio il decreto in questione, il N°. 9088 del 27/06/2023, probabilmente non rendendosi pienamente conto che si trattava dell’affidamento dei servizi tecnici per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFAP).
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Infatti, oltre al sito prescelto dal consiglio comunale di Cosenza sulla base di uno studio di fattibilità commissionato dall’allora governatore Oliverio e dal costo di 600mila euro, sono oggetto di affidamento altre due alternative progettuali individuate tramite la valutazione di studi e indagini. La prima è attinente all’ipotesi di una località ricadente nel Comune di Rende (ad Arcavacata, ndr) la seconda a un’altra area che sarà valutata in corso di affidamento tra la Stazione appaltante e l’aggiudicatario.
La delibera di Palazzo dei Bruzi
È bastato ciò a far scattare il campanello d’allarme a Cosenza, che negli ultimi dodici mesi invece ha puntato molto dal punto di vista della comunicazione istituzionale sull’individuazione di Vaglio Lise quale location del nuovo hub. Il pubblico consesso di Palazzo dei Bruzi, infatti, il 21 giugno del 2022 completò l’iter di propria competenza fissando la localizzazione nei pressi dello snodo ferroviario della città. Contestualmente revocò la precedente deliberazione di maggio 2019 (Mario Occhiuto sindaco, ndr) con cui veniva indicata come sito la collina di contrada Muoio.
Cosa implica il Documento di fattibilità delle alternative progettuali
Il documento di fattibilità delle alternative progettuali è il documento in cui sono individuate ed analizzate le possibili soluzioni progettuali alternative ed in cui si dà conto della valutazione di ciascuna alternativa, sotto il profilo qualitativo, anche in termini ambientali, nonché sotto il profilo tecnico ed economico.
L’obiettivo, nella fattispecie, è di analizzare le possibili soluzioni progettuali alternative per dar vita ad una struttura ospedaliera DEA II livello (Hub) con 705 posti letto. Lo studio dovrà quindi confermare la possibilità di creare un nuovo Ospedale unico nell’area già individuata nello studio di fattibilità in località Vaglio Lise, confrontandola con la possibilità di realizzare la nuova struttura su due nuove aree, individuate successivamente alla redazione dello studio di fattibilità del 2017, e dunque non analizzate nello studio. Proprio questo aspetto ha fatto drizzare le antenne all’esecutivo di Franz Caruso.
Arcavacata, l’Unical e la Città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero
Fin dal giorno dell’insediamento alla Cittadella, la squadra di governo di Roberto Occhiuto e il presidente in prima persona hanno spesso e volentieri tessuto le lodi dell’Unical. Indiscutibile eccellenza calabrese e punto di riferimento scientifico, è spesso al centro dei discorsi progettuali e politici dell’Ente.
Il via libera alla Facoltà di Medicina per l’Università della Calabria potrebbe essere stato solo il primo passo di un progetto che alla lunga ridisegnerebbe completamente l’area bruzia. Toccherebbe l’ambito istituzionale con la creazione della città unica derivante dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, l’ambito urbanistico e l’ambito sanitario.
Questo perché il DocFAP relativo alla valutazione dell’ipotesi progettuale in località Arcavacata, riguarda un’area che si estende per circa 13 ettari, di cui 11,5 di proprietà dell’Unical e i restanti di proprietà privata. L’area è individuata catastalmente dalle seguenti particelle: Foglio n.4 del Comune di Rende, p.lle nn. 134 e 304 (proprietà UNICAL), nn.60 e 21 (proprietà privata). Come già sviluppato nello studio di fattibilità del 2017 per quanto attiene lo studio dell’ipotesi in località Vaglio Lise, anche per l’ipotesi in località Arcavacata e il sito da individuare dovranno essere redatti con i medesimi elaborati dell’epoca.
L’iter procedurale
Una volta eseguite le indagini di cui sopra, l’Affidatario dovrà confrontare le tre alternative progettuali. Darà quindi conto della valutazione di ciascuna alternativa progettuale esaminata, in termini di accessibilità dell’area dai mezzi pubblici e privati del bacino d’utenza, in termini di flessibilità/possibilità di estensione, in termini qualitativi, tecnici ed economici, nonché sotto il profilo della compatibilità ambientale e di consumo di suolo.
A quel punto si proporrà alla Regione la soluzione progettuale che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. In particolare, l’Affidatario dovrà confrontare le tre ipotesi progettuali sviluppando un’analisi multicriteria che andrà a comparare “punteggi percentuali” espressi per ogni ambito di analisi presentato.