È quanto afferma in una nota stampa il neo primo cittadino di Nocera Terinese, Massimo Pandolfo, il quale dopo alcune affermazioni dell’ex Sindaca su alcuni organi di stampa, precisa che l’ordinanza di demolizione e l’accertamento dell’abuso a carico della Gigliotti sono stati effettuati tra il 24 maggio e il 6 giugno. Ben prima della sua elezione e proclamazione avvenuta, invece, il 10 giugno. È evidente, dunque, che la Gigliotti tenta di manipolare i fatti per fini politici
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Dopo che si è diffusa la notizia che l’ex Sindaca, di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti sia stata destinataria di un’ordinanza di demolizione relativa ad un fabbricato abusivo di sua proprietà, alcuni organi di stampa, stimolati da una fantasiosa ricostruzione dei fatti da parte dell’ex prima cittadina nocerese hanno dato una lettura dei fatti a dir poco distorta se non falsa e tendenziosa. Nella presente nota l’attuale primo cittadino, Massimo Pandolfo, sulla base della documentazione in possesso del suo ufficio intende fare chiarezza sulla vicenda.
«Il sottoscritto non ha predisposto nessuna ordinanza di demolizione dell’abitazione dell’avvocato Fernanda Gigliotti, già Sindaco di Nocera Terinese fino al 26 gennaio 2018,-dichiara il Sindaco Pandolfo- smentisco fermamente atti o ordinanze disposte a carico di Fernanda Gigliotti, così come “erroneamente” ha evidenziato qualche testata nazionale. In un’approssimativa lettura delle carte da parte di alcuni organi di stampa è stato affermato che il sottoscritto abbia firmato un’ordinanza per demolire la casa dell’ex Sindaca. Ciò è falso. Basta leggere l’ordinanza emessa per comprendere che gli atti sono stati definiti durante la gestione del commissario e non sono stati firmati dallo sottoscritto. – ha proseguito l’attuale primo cittadino nella sua dichiarazione- L’ordinanza, in questione, è a firma del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Geometra Battista Mendicino, dirigente, tra l’altro, nominato dalla stessa ex Sindaca Fernanda Gigliotti con decreto sindacale n.7 del 17 luglio 2017 e confermato nello stesso incarico dal Commissario Straordinario, Aldo Calandriello, con proprio decreto n.5 del 28 febbraio 2018.
Il sopralluogo che ha accertato l’abuso edilizio dell’ex Sindaca Fernanda Gigliotti, inoltre, è stato effettuato il 24 maggio del 2018 e condotto dal dirigente dell’ufficio tecnico Battista Mendicino, dal geometra Luciano Esposito e dal Vigile Urbano Fiorenzo Grandinetti. L’ordinanza di demolizione è datata, invece, 6 giugno 2018.
Or dunque, -prosegue Pandolfo- considerato che il sottoscritto è stato eletto il 10 giugno 2018 e proclamato nella giornata successiva, è evidente che, gli atti riconducibili e conseguenziali a questa vicenda, non sfiorano in alcun modo la mia sindacatura.
Con una maggiore attenzione nella lettura delle carte, piuttosto, si notano chiaramente altre anomalie che suscitano non pochi sospetti. Ci potrebbe chiedere, per esempio, quali siano state le motivazioni per le quali, il dirigente dell’ufficio tecnico di fronte ad un abuso accertato il 24 maggio non abbia emesso nei modi e nelle forme dettate dalla legge i provvedimenti conseguenti per questo tipo di abuso (forse perché era in corso la campagna elettorale e non si voleva rovinare l’immagina della Gigliotti paladina della legalità e della Giustizia?).
Infine, per amore di verità, l’abuso accertato a carico dell’ex Sindaca non è un leggero abuso così come erroneamente descritto da alcuni organi di stampa. Secondo l’accertamento, infatti, è stato radicalmente mutata la caratteristica del manufatto autorizzato. In sostanza, un manufatto autorizzato come deposito di attrezzi agricoli, è stato trasformato in civile abitazione. Tale abuso, dunque, secondo la legge, e non a discrezione del Sindaco o del dirigente, è sanzionato con l’ingiunzione a demolire e al ripristino dello stato dei luoghi. E’ evidente, dunque, che in questa vicenda non è stato perseguitato nessuno, non è stata impedita la libertà di nessuno, così come ha affermato l’avvocata Fernanda Gigliotti, ma è stata piuttosto violata la legge. L’ex, Sindaco Gigliotti lo sa benissimo anche perchè è un avvocato, e sa benissimo con quali mezzi intenderà difendersi, ma non metta in mezzo strumentalizzazioni politiche inesistenti perchè, i fatti e le carte, smentiscono senza appello la sua ricostruzione dei fatti.