Caos depurazione a Nocera: «Pesantissime responsabilità dell'ex sindaco Gigliotti»

Secondo l’attuale primo cittadino Antonio Albi, il suo precedessore:«Ha sbagliato completamente la procedura per l’individuazione del responsabile dell’ufficio Associato»

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di T. B.
16 luglio 2019
13:14

«Fernanda Gigliotti dovrebbe sapere benissimo che se l’impianto di depurazione continua ad avere problemi, sulla questione ha pesanti responsabilità perché ha sbagliato completamente la procedura per l’individuazione del responsabile dell’ufficio Associato di cui all’articolo 7 dell’atto di Convenzione per la gestione degli impianti di depurazione e di sollevamento della rete fognaria esistente tra i comuni di Nocera Terinese, Amantea e Belmonte Calabro e, del professionista a cui affidare l’esecuzione del contratto di gestione, ai sensi dell’art. 8, comma 6».

 


Il neo sindaco di Nocera Terinese Antonio Albi risponde così all’ex sindaco Gigliotti la quale si era espressa sulla vicenda dal suo profilo facebook asserendo che «se il mare è sporco è perchè da gennaio 2018 è crollato il sistema di controllo e monitoraggio implementato dal comune di Nocera Terinese e non è stata più attuata la convenzione sottoscritta con i comuni di Amantea e Belmonte. E questo noi lo sappiamo bene perché abbiamo lavorato duramente per sottoscrivere quella convenzione che consentiva la costituzione dell'ufficio unico di gestione, sollevando il nostro bilancio comunale e i nostri uffici dalla gestione economica e tecnica dell'impianto».

 


Ma per Albi si tratta «dell’ennesimo tentativo della capogruppo di minoranza Fernanda Gigliotti, di scaricare sull’attuale amministrazione comunale problemi e disfunzioni in merito al funzionamento del depuratore e sullo stato delle acque del mare. E’ un mix - dice il primo cittadino- tra sfrontata menzogna e malafede».

 


«Sull’efficientamento dell’impianto di depurazione consortile, invece, di dare lezioni, l’ex sindaca, dovrebbe fare mea culpa e cospargersi il capo di cenere. Nei suoi 19 mesi di gestione non solo non ha risolto il problema ma lo ha aggravato – accusa Albi - la sua sarcastica dichiarazione, dunque, non solo è fuori luogo ma è da respingere al mittente con durezza».

 


Poi l’affondo: «l’ex sindaco Gigliotti si è auto nominata nella commissione di aggiudicazione senza averne titolo. La legge preclude a chi fa parte degli organismi politici amministrativi di essere componente di commissioni di aggiudicazione di appalti, secondo il cosiddetto principio della separazione della competenza tra gli organismi di indirizzo con quelli di gestione. Siamo ai rudimenti dei principi del diritto amministrativo. Il fatto poi che l’ex sindaca, sia anche un avvocato, nella vicenda in questione rappresenta un’aggravante».

 


«Dal verbale di aggiudicazione redatto il 31 ottobre del 2017, tra i componenti della commissione oltre ai due geometri del comune, Giovambattista Mendicino, in qualità di Rup/responsabile dell’ufficio tecnico e Luciano Esposito, in qualità di segretario verbalizzante, inaspettatamente ritroviamo anche Fernanda Gigliotti. Un’anomalia – commenta ancora Albi - che costerà cara al comune e al territorio della costa».

 


«L’anomalia, infatti, non poteva sfuggire agli altri sindaci. Il sindaco di Belmonte – ricorda ancora il sindaco - giustamente, per non incorrere in responsabilità, in data 7 novembre 2017 sollevava il problema con una nota acquisita dal comune di Nocera Terinese al prot. 9460 del 8 novembre 2017. La vicenda, com’era prevedibile, è finita nel pantano burocratico amministrativo, nessuno dei due commissari straordinari hanno voluto ratificare la procedura della Gigliotti e, addirittura, l’ultima commissaria straordinaria, la dottoressa Figlietti ha congelato la procedura. Inoltre, il macroscopico errore ha tra l’altro aperto la strada anche ad un probabile contenzioso con il tecnico che si era aggiudicato il bando, il quale potrà facilmente fare causa al Comune con buone probabilità di vittoria e ulteriore aggravio di spese a danno dei cittadini. Risultato: bisogna rifare tutto».

 


«Il depuratore non corrisponde affatto agli standard. Rischio di contenzioso e ulteriore spese per l’ente. Nocera e tutto il territorio ha perso ancora altri due anni nella risoluzione dei problemi della depurazione. In una situazione del genere parlare di buon lavoro sulla depurazione dellag Gigliotti, come ha sostenuto l’ex Sindaca ci vuole stomaco oltre che una buona dose di faccia tosta».

 


«Di fronte ad un tale disastro – incalza Albi - in un paese normale, colei che è responsabile di tutto ciò, invece di emanare post e comunicati e impartire lezioni, perlomeno dovrebbe tacere. E, invece, no. Ogni giorno siamo costretti a sorbirci la solita menzogna quotidiana, targata “Il Paese che vogliamo”. La capogruppo dell’opposizione ed ex Sindaca di Nocera Terinese, ancora una volta ha perso una buona occasione per fare un bagno di umiltà».

 


«Il depuratore – conclude il sindaco di Nocera - è una vicenda spinosa per diversi aspetti, sia tecnici che amministrativi, tant’è che, tutta la documentazione è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Questa amministrazione comunale, in carica da meno di 60 giorni, ha ereditato un enorme carico di problematiche, alcune delle quali riconducibili proprio ad alcuni macroscopici errori compiuti dalla Giunta guidata da Fernanda Gigliotti, la quale, in 19 mesi ha eguagliato in disastri i suoi blasonati predecessori».

Giornalista
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