«Il collega Giudiceandrea, o non c’era, o era distratto, oppure si è girato dall’altro lato. A soccorso della sua memoria, lo invito a consultare i verbali della seduta dei lavori della Conferenza dei capigruppo, e, soprattutto, a ricordare l’interruzione del collega Francesco Cannizzaro, che rivolto al capogruppo del Pd, Romeo, disse: “Insomma la Ferro, quasi quasi, la stai proponendo tu” ».

I «cinque voti della maggioranza a sostegno della Ferro»

Il capogruppo prosegue «Altro che ‘destituita da ogni fondamento’, come allegramente dice Giudiceandrea la mia ricostruzione di quella seduta di Conferenza dei capigruppo e delle altre riunioni di questi mesi. Con tutto il rispetto, solo i sofferenti di anacusia potevano confondere la sostanza degli interventi di Romeo, capogruppo del Pd, che nel corso di altri incontri aveva rassicurato la minoranza sul rispetto dell’intesa istituzionale raggiunta, addirittura affermando che a garanzia delle stesse ci sarebbero stati cinque voti della maggioranza a sostegno della collega Ferro per la carica di Vicepresidente. Ovviamente non chiedo un ‘Giurì d’Onore’ – conclude Alessandro Nicolò – ma che almeno il collega Giudiceandrea sia in futuro più prudente e ponderi le sue affermazioni quando mette in dubbio l’onorabilità delle persone».