Nato a Catanzaro nel 1969, ma originario di Cotronei, dopo essersi diplomato da geometra, Nico Stumpo si è trasferito nel 1988 a Roma, dove tuttora vive, per studiare Ingegneria all’Università degli Studi La Sapienza, senza tuttavia conseguire la laurea. Schierato contro lo scioglimento del PCI, dopo la svolta della Bolognina di Achille Occhetto nel 1989, appena ventenne, aderisce prima a Rifondazione Comunista di Armando Cossutta e Fausto Bertinotti, e poi nel 1995 ai Movimento dei Comunisti Unitari di Famiano Crucianelli. In seguito nel 1998 confluisce, coi Comunisti Unitari, nei Democratici di Sinistra (DS) di Massimo D’Alema, diventandone a 29 anni Responsabile nazionale per le politiche sociali nella sua organizzazione giovanile: la Sinistra Giovanile.

Il 20 febbraio 2017 Stumpo abbandona il Pd insieme ad altri esponenti della “minoranza Dem”, tra cui gli ex segretari del Pd Guglielmo Epifani e Bersani, Massimo D’Alema e Roberto Speranza. I fuoriusciti creano un nuovo partito di sinistra chiamato (allora) Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista (MDP), formato da parlamentari fuoriusciti dal Partito Democratico e da Sinistra Italiana. Nel 2013 viene eletto alla Camera nel Pd nella circoscrizione Calabria. Alle Politiche del 2018 viene confermato deputato, ma questa volta nelle liste di LeU.A novembre 2020 viene nominato tesoriere di Articolo Uno, incarico che gli viene confermato con la rielezione di Speranza a segretario nel 2022. In queste elezioni politiche 2022 è candidato al primo posto del listino proporzionale alla Camera.