Verso il ballottaggio

Centro storico, infrastrutture, cultura: su LaC il confronto tra i due candidati a sindaco di Montalto Faragalli-D’Acri

VIDEO | Il network LaC ha messo a confronto gli aspiranti primi cittadini che, ospiti degli studi di Cosenza Channel, hanno risposto alle domande del vicedirettore Antonio Clausi

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di Emilia Canonaco
19 giugno 2024
15:42

È durato meno di mezz’ora e ha tenuto incollate allo schermo centinaia di persone, il confronto trasmesso in diretta sulle pagine social di LaC news24 e Cosenza Channel tra Biagio Faragalli e Mauro D’Acri che, nel turno di ballottaggio dei prossimi 22 e 23 giugno, si giocano la carica di sindaco del Comune di Montalto Uffugo.


Biagio Faragalli arriva negli studi di Cosenza Channel qualche minuto prima di Mauro D’Acri. Il volto abbronzato e la camicia larga sul collo: «Scusate se non ho messo la cravatta, ma con questo caldo proprio non la sopporto».

Mauro D’Acri stringe tra le mani una cartella verde e sembra aver fretta di cominciare. Lui non c’era al primo confronto elettorale organizzato dalle nostre testate giornalistiche e svoltosi alla vigilia del primo turno nel bel chiostro dell’ex convento di San Domenico, sede del Comune di Montalto. Rimasta vuota la sua sedia, in quell’occasione era toccato soltanto a Emilio Viafora e Biagio Faragalli parlare di programmi e futuro della città.

Poi la parola è passata agli elettori. Per tutto il pomeriggio di lunedì 10 giugno, era sembrato che Biagio Faragalli avesse in tasca la vittoria già al primo turno. In serata, però, il dato complessivo è sceso al di sotto del 50%, il ballottaggio s’è fatto realtà ed eccoci qui…

Il vicedirettore di Cosenza Channel Antonio Clausi parte da una domanda semplice, ma essenziale: «Chi siete?»

Biagio Faragalli: «Un ragazzo di 38 anni, da sempre impegnato nel sociale. Farmacista di professione e assessore ai Lavori Pubblici nella prima consiliatura targata Pietro Caracciolo. sono circondato da una coalizione giovane ed entusiasta, e ho in mente una nuova idea di città».

Mauro D’Acri: «Imprenditore agricolo e commercialista. Già presidente della Confederazione italiana agricoltori e consigliere regionale con delega all’agricoltura. Ora voglio mettere la mia esperienza al servizio dei cittadini di Montalto Uffugo».

Consapevole dei pronostici iniziali che lo davano sfavorito, Biagio Faragalli ammette: «Non pensavamo di arrivare fin qui. Il risultato ottenuto ci fa ben sperare, ma allo stesso tempo ci carica di una grande responsabilità». Mauro D’Acri, invece, preferisce ricorrere a una metafora calcistica: «Si riparte da zero a zero, dovremo essere bravi in questi ultimi giorni elettorali nel convincere i cittadini che una proposta elettorale è migliore di un’altra».

Biagio Faragalli è il candidato forte del centro storico e delle frazioni montane, Mauro D’Acri macina preferenze a Taverna. Il vicedirettore Antonio Clausi chiede: «A decretare la vittoria sarà il risultato che otterrete a Settimo

Biagio Faragalli: «Non mi piace parlare di roccaforti. Dobbiamo lavorare per unire, non per dividere. L’esperienza di Corigliano-Rossano e della futura “Grande Cosenza” va in questa direzione».

Mauro D’Acri: «Non vedo divisioni, storicamente i sindaci di Montalto Uffugo sono sempre stati espressione del centro storico. La città è una e indivisibile».

Fatte le dovute premesse, il confronto tra i candidati a sindaco entra nel merito delle proposte. Cultura, Ruggero Leoncavallo e centro storico, per cominciare.

Mauro D’Acri: «Immagino un intero borgo dedicato alla figura del grande musicista, una convenzione con l’Università della Calabria e alberghi diffusi destinati al turismo culturale».

Biagio Faragalli: «Dobbiamo creare la fondazione “Leoncavallo”, dando maggiore visibilità al museo che porta il suo nome. Se riusciremo a creare un brand legato al compositore, potremo candidare Montalto Uffugo a “Città della Musica”. Artigianato e scuola di liuteria hanno bisogno di più attenzione e bisogna completare i lavori dell’auditorium. L’idea lanciata dal mio competitor di prevedere per il centro storico una zona franca dai tributi non è realizzabile».

L’intervista vira sulla decisione di Emilio Viafora - entrato a far parte del movimento Morfeo - di tirarsi fuori dall’imminente ballottaggio, che vuol dire “né con Faragalli né con D’Acri”.

Biagio Faragalli: «Emilio ha ottenuto un buon risultato e sono convinto che possa dare un contributo importante. Ho avuto con lui contatti telefonici, ma ho preferito non forzare la mano».

Mauro D’Acri: «Emilio è una persona di grande esperienza e anch’io sono convinto che, se lo vorrà, potrà dare tanto alla nostra città».

Cavallo di battaglia di entrambe le campagne elettorali è stata la stazione ferroviaria di Santa Maria a Settimo. Il vicedirettore Antonio Clausi invita i candidati a sindaco a chiarire le rispettive posizioni.

Mauro D’Acri: «Potrebbe essere trasformato in uno scalo merci di riferimento per l’intera area urbana».

Biagio Faragalli: «La zona di Santa Maria di è un territorio ancora vergine, che potremo urbanizzare al meglio. Perché non trasferire su rotaia la circolazione dei prodotti orto-frutticoli? La mia visione è quella di trasformare la stazione di Settimo in uno scalo di carico e scarico delle merci».

Ultimi passaggi del confronto, sanità e infrastrutture viarie. Biagio Faragalli e Mauro D’Acri si stringono la mano e scivolano via dallo studio televisivo. La campagna elettorale incombe: ultimi comizi, ultimi appelli al voto. Montalto Uffugo avrà presto il suo nuovo sindaco.

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