Migrante ucciso: in Consiglio regionale posizioni contrapposte

La discussione ha interessato i consiglieri. Mirabello: «La politica non può stare in silenzio»

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di Redazione
4 giugno 2018
19:51

La morte di Sacko Soumaila, il migrante ucciso sabato sera a San Calogero, nel Vibonese, e' stata al centro di un lungo dibattito in Consiglio regionale dopo che sulla vicenda i consiglieri regionali Michele Mirabello, del Pd, e Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo di "Dp" hanno presentato un ordine del giorno. L'atto, sottoscritto anche dai capigruppo del Pd, Sebi Romeo, e de "La Sinistra", Giovanni Nucera, ha aperto una discussione di oltre un'ora nella sono emerse posizioni diversificate e anche contrapposte tra maggioranza e minoranza. Mirabello ha illustrato l'odg definendolo «opportuno alla luce del tema della nuova schiavitù legato all'area di Rosarno-San Ferdinando».

Mirabello: «Non può lasciare indifferenti»

Secondo Mirabello «la morte del migrante del Mali, che tra l'altro era anche un attivista sindacale, non può lasciarci indifferenti, anche perchè e' avvenuta in una fabbrica dismessa nella quale sono stati interrati anche rifiuti pericolosi, ed e' avvenuta mentre, a quanto risulta,ma stavano prendendo delle lamiere per costruire baracche per altri migranti. Il fatto inoltre apre altre riflessioni, come quello delle condizioni disumane in cui vivono questi migranti e il loro sfruttamento nei campi. Riteniamo che la politica e le istituzioni non possano stare in silenzio. Con l'ordine del giorno esprimiamo cordoglio alla comunità dei migranti, condanna l'atto vile a potenziale sfondo xenofobo, impegna il governatore Oliverio a esprimere vicinanza alla comunita' dei migranti, auspica che forze dell'ordine e magistratura assicurino i responsabili alla giustizia e invita tutti a tenere alta l'attenzione su questi temi».


Gallo: «Usare cautela»

 Dopo Mirabello, e' intervenuto il consigliere regionale della Cdl Gallo: «E' giusto esprimere solidarietà di fronte alla morte, ma ci sono stati omicidi a parti invertite e non ci sono stati ordini del giorno. Bisogna usare molta cautela, anche alla luce di alcune oscurita' che circondano la vicenda di sabato scorso. E' necessario - ha proseguito Gallo - che il Consiglio regionale affronti questi temi non solo sull'onda della pressione mediatica. Va bene l'ordine del giorno, ma non possiamo fermarci solo a questo, ed e' necessario capire cosa la Regione vuole fare su questi temi anche in presenza di un quadro nazionale nel quale stanno emergendo certi valori».

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