Mentre a Cosenza Mario Occhiuto apre alla metrotranvia a Rende il sindaco Manna ha convocato una riunione con i consiglieri comunali per discutere del progetto per la parte relativa alla città del Campagnano. L’opera dovrebbe attraversare nei due sensi la statale 19 e la statale 19 bis, ovvero le due principali arterie stradali di Roges, Commenda e Quattromiglia, prima di deviare verso l’università ad Arcavacata. L’esponente penta stellato Domenico Miceli non è convinto di questa scelta.

 

“Parteciperemo per senso di responsabilità – spiega in una nota - ma condanniamo fermamente queste pratiche carbonare che sviliscono le istituzioni”. Miceli avrebbe voluto che la questione fosse discussa in consiglio comunale. Sulla validità dell’opera il consigliere dei Cinque Stelle aggiunge: “Questo progetto piace solo ai partiti politici che ne sollecitano l'approvazione ma non ai cittadini e alla collettività. Ideata per un bacino di utenti sovrastimato, 40mila viaggiatori al giorno (gli studenti dell'Unical sono a malapena 34mila) a fronte degli odierni pendolari che non superano le 6mila unità, la metrotramvia si rivelerà un vero e proprio fallimento. Sulle spalle dei cittadini, ovviamente.

 

La città di Rende ha bisogno invece di guardare al futuro del trasporto pubblico locale e imporsi, soprattutto a livello regionale, per chiedere il meglio che le nuove tecnologie possono offrire. Oggi, invece, la città di Rende grazie a Manna vive un momento di sottomissione totale alle decisioni del presidente Oliverio che risultano essere vere e proprie imposizioni per tutti i cittadini che hanno votato il primo cittadino rendese proprio perché si opponeva alla realizzazione della mega opera, tranne poi cambiare idea tradendo il voto degli elettori”.

 

Salvatore Bruno