Metro a Cosenza, Guccione: «Disservizi figli del pressapochismo di Occhiuto»

Il consigliere regionale: «Lavori avviati senza completare le opere di viabilità alternativa»

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di Salvatore Bruno
8 settembre 2018
15:08

Non sono i lavori della metro tramvia a gettare Cosenza nel caos, ma l’incapacità di realizzare la prevista viabilità alternativa tra il ponte San Francesco, meglio noto come ponte di Calatrava, e l’asse viario previsto tra Piazza Spezzano, Via Reggio Calabria e Via Bari fino a Via Giovambattista Lupia. Si tratta della parallela di via Popilia posta a ridosso dell’argine sinistro del Crati. La bretella, pensata per snellire il traffico dovuto alla chiusura di Viale Mancini, è ancora lontana dall’essere realizzata. Lo denuncia in una nota il consigliere regionale del Pd e leader a Palazzo dei Bruzi de La Grande Cosenza, Carlo Guccione.

Ferme le procedure per la viabilità alternativa

«La città di Cosenza – scrive Guccione - si è svegliata nel caos. Cambia la circolazione stradale ma ad oggi viene meno ciò che era stato assicurato dall’amministrazione comunale: manca una viabilità alternativa. E il rischio è che terminerà prima la realizzazione della metrotranvia che il progetto della nuova bretella di collegamento parallela a via Popilia, nonostante la Regione Calabria abbia più volte sollecitato il comune a utilizzare i finanziamenti (500mila euro) concessi per l’arteria alternativa alla chiusura di viale Mancini».


Il comune non ha reperito le risorse

Per la realizzazione dell’opera, informa Guccione, è prevista una spesa complessiva di oltre tre milioni di euro. «In particolare, per il secondo lotto – aggiunge il consigliere regionale - è stato ipotizzato un finanziamento di 2.785.000,00 euro» a carico del bilancio comunale. L’opera, inserita con una variazione nello schema del Piano triennale dei Lavori pubblici 2018-2020, doveva trovare copertura finanziaria attraverso la vendita degli immobili comunali. «Cosa che rischia di realizzarsi – scrive sarcasticamente Guccione - se va bene, nei prossimi venti anni. Se questi lavori dovevano servire a snellire il traffico e il progetto doveva prevedere la realizzazione di una viabilità alternativa a salvaguardia della migliore circolazione veicolare, come mai si decide di finanziare questi lavori con l’alienazione degli immobili che, tra l’altro, fino ad oggi ha prodotto solo qualche centinaia di migliaia di euro di incassi?»

Bisogna cambiare il cronoprogramma dei lavori

«Ora – conclude l’esponente Pd - sarebbe opportuno accelerare rapidamente la realizzazione del collegamento viario via Lupia – Ponte Calatrava e stabilire un diverso cronoprogramma per i lavori del Parco del Benessere e della metrotranvia che impedisca la chiusura totale di Viale Mancini in attesa di realizzare rapidamente il tratto alternativo. Il pressapochismo e la cattiva gestione amministrativa del sindaco architetto sono la vera responsabilità dei disservizi».

Conferenza stampa dei No Metro

Intano il Comitato No Metro il prossimo 12 settembre, sulla questione terrà una conferenza stampa. Ai giornalisti hanno dato appuntamento alle 10,30 nei pressi del Liceo Scorza.

Giornalista
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