L'affondo della Meloni su Occhiuto: «Niente fughe in avanti, ancora nessuna decisione»

VIDEO | Parte dalla città dello Stretto la corsa di Fdi verso le Europee. L'obiettivo è diventare la seconda forza della coalizione di centrodestra e farla diventare sovranista. Sulle regionali in Calabria: «Tutti i nomi sono spendibili noi abbiamo Wanda Ferro e non solo. Non si sprechi tutto per egoismo di partito»

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di Riccardo Tripepi
28 aprile 2019
20:37

Parte da Reggio Calabria l’offensiva di Fratelli d’Italia che punta ad essere la seconda forza della coalizione di centrodestra alle prossime europee. Passaggio fondamentale per guardare da protagonista ai prossimi appuntamenti elettorali, a partire da quello con le regionali in Calabria.

Giorgia Meloni, travolta dall’affetto dei reggini durante la passeggiata sul Corso Garibaldi dopo la visita al Museo della Magna Grecia non ha usato mezze misure e ha mandato un messaggio chiaro agli alleati e soprattutto al coordinamento regionale di Forza Italia.


 

«Si tornerà a votare a Reggio Calabria e in Calabria – ha detto Giorgia Meloni incontrando i giornalisti prima di salire sul palco allestito a piazza Duomo per un partecipatissimo comizio - Fdi ha gli uomini e le donne per esprimere sia il candidato sindaco che il candidato governatore. Sono rivendicazioni che faremo, sempre in ottica di coalizione, perchè nulla è stato deciso. Ne parleremo dopo le elezioni europee tenendo conto dei pesi che ne saranno usciti. Adesso credo che non bisogna fare fughe in avanti o compromettere per egoismo di partito battaglie che si possono vincere per il bene dei cittadini».

Il riferimento, ovviamente, è alla candidatura di Mario Occhiuto data per scontata da Forza Italia. «Legittimo che tutti i partiti facciano proposte, ma non ci sono accordi a differenza di quello che si dice. I nomi fin qui fatti sono tutti spendibili, anche noi abbiamo i nostri. Tra questi anche quello di Wanda Ferro che ha già guidato la coalizione».

Giorgia Meloni inserisce poi la candidatura per le Regionali in Calabria insieme alle scelte già fatte per altre Regioni e che ancora si devono fare. «Abbiamo sempre trovato una soluzione e la troveremo anche in Calabria. Ripeto: sconsiglio le fughe in avanti e sconsiglio che di dire che ci sono partite già chiuse quando non è così».

Ad accogliere la Meloni i vertici reggini e regionali del partito: dalla candidata in pectore Wanda Ferro, che ha confermato la propria disponibilità a correre alle regionali qualora le venisse richiesto, al consigliere regionale cosentino Fausto Orsomarso. In prima linea anche il coordinatore reggini Massimo Ripepi e Alessandro Nicolò, entrambi nomi che potrebbero essere spesi per la elezioni comunali in riva allo Stretto.

 

Giorgia Meloni non si nasconde e spiega il suo progetto: far diventare Fdi un partito sempre più ampio e diventare la seconda forza della coalizione di centrodestra. «E’ possibile che Fdi diventi un movimento molto più significativo e aperto – ha detto la Meloni – che ambisca a diventare la seconda grande forza del centrodestra. Adesso ci sono le elezioni e ci misureremo. Io ho un’idea molto diversa dell’Europa rispetto a Forza Italia. Fi ha governatore con il Ppe e vuole cambiare poco o nulla, magari limando qualche direttiva. Fdi invece vuole cambiare tutto per realizzare un’Europa diversa in cui le competenze più prossime ai cittadini siano esercitate dagli Stati. Non mi posso trovare a discutere con Macron della lunghezza delle zucchine che produciamo e poi se ci mandano via dalla Libia nessuno dice niente».

Per allargare il consenso il progetto è ormai noto da tempo: allargare all’esterno inglobando i movimenti di Raffaele Fitto e Giovanni Toti per fare più male possibile a Forza Italia e dare vita a un centrodestra a trazione sovranista.

Riccardo Tripepi

Giornalista
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