Il deputato pentastellato interviene di nuovo sull’approvazione in Commissione Affari Costituzionali della Regione Calabria della proposta di legge Morrone: «Stanno cercando di arraffare impunemente tutto il possibile prima delle prossime elezioni regionali di novembre»
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«Nella regione più povera d’Italia ma con il Consiglio Regionale più costoso, gli avidi politici calabresi non pensano ad altro, in questo scorcio di fine mandato, che ad autoassegnarsi i vitalizi che erano stati aboliti nel 2011. Le giustificazioni della casta, che tentano di camuffare questa operazione con l’approvazione di un’altra proposta di legge di dubbia legittimità, non fanno che aggravare l’indignazione. Secondo Giudiceandrea, infatti, si dovrebbero recuperare i soldi per i vitalizi dei consiglieri in carica dal taglio dei vitalizi degli ex consiglieri, in una sorta di partita di giro che non porterebbe nessun beneficio per i cittadini. Molto probabilmente, invece, non sarà così, e la sua proposta di legge verrà seppellita dai ricorsi, mentre resteranno le prebende reintrodotte per i consiglieri di questa legislatura». Interviene di nuovo il deputato calabrese del M5s Alessandro Melicchio sull’approvazione in Commissione Affari Costituzionali della Regione Calabria della proposta di legge Morrone.
«I vitalizi furono aboliti in tutte le regioni italiane tra il 2012 e il 2013. Da allora quasi tutte, ad esclusione della Calabria, si sono occupate dei tagli ai vitalizi ancora in essere, quelli per gli ex consiglieri regionali. Adesso la nostra regione vuole essere la prima e unica in tutto il Paese a reintrodurre questo odioso privilegio. E’ qualcosa che non può passare sotto silenzio».
Il parlamentare pentastellato spiega poi i numeri della proposta Morrone: «Ci costerà 2 milioni e mezzo di euro nel 2019 fino ad arrivare a 4 milioni e mezzo nel 2023, al prossimo fine mandato, quando intascheranno anche il trattamento di fine rapporto. La proposta Giudiceandrea sul taglio di vitalizi degli ex consiglieri regionali per 900 mila euro all’anno, che a loro parere dovrebbe garantire i soldi per i nuovi vitalizi, non è proprio da considerare, se non come specchietto per le allodole fatto male, visto i forti profili di incostituzionalità con cui è incardinata, forse volutamente. Se l’intento di Giudiceandrea è davvero quello di tagliare i vitalizi agli ex consiglieri regionali allora basterebbe approvare la nostra proposta di legge regionale d’iniziativa popolare “Taglio Privilegi” firmata e sottoscritta dai cittadini calabresi e inattaccabile dal punto di vista giudiziario. Ma la verità è che sono alla frutta – conclude Melicchio – e che stanno cercando di arraffare impunemente tutto il possibile prima delle prossime elezioni regionali di novembre, quando i calabresi si libereranno di questa disastrosa classe politica regionale, una casta famelica sempre più dannosa per la nostra regione».
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