Una lunga riunione di maggioranza ha presieduto la seduta di Commissione “Bilancio” che aveva all’ordine del giorno l’approvazione della manovra finanziaria per il 2017 e il relativo collegato.

 

La crisi interna al centrosinistra è tutt’altro che sopita e lo ha dimostrato ancora una volta Carlo Guccione che alla riunione si è presentato nella veste inedita di delegato di Flora Sculco, capogruppo e anche unico consigliere in realtà, del gruppo Calabria in Rete. E non sono mancate le critiche e le richieste, tutte cadute sotto la scure del vicepresidente Viscomi che ha spiegato come le risorse libere siano a zero, così come lo spazio per la discussione. Guccione non ha mancato di sottolineare, però, l’assenza di coraggio nelle scelte della giunta e di una vera volontà di riforma che ha ancora lasciato immutati i problemi della forestazione e della gestione delle acque. Critiche ribadite anche più tardi in Commissione dove hanno trovato il plauso anche del consigliere di opposizione Fausto Orsomarso.

 

La posizione di Guccione, insomma, è ormai di rottura totale, come dimostrato anche dalla decisione di assumere la delega per il capogruppo di un altro partito e non arrivata alle estreme conseguenze soltanto perché Guccione non formalmente componente della II Commissione e dunque non ha espresso il voto. In Aula poi si vedrà.

E, dunque, alla fine di una lunga discussione ha prevalso, ancora una volta, il richiamo al senso di responsabilità da parte della giunta, in attesa di tempi migliori. Viscomi ha addirittura proposto una sorta di patto sociale per far fronte alle difficoltà che attraversa la Regione. “Dobbiamo fare appello al senso di comunità, stipulando un patto di alleanza con il territorio, senza la cui collaborazione ritiene difficile superare le gravi difficoltà che la Calabria sta affrontando”.

 

Ed in effetti il piatto continua a piangere. Il bilancio di previsione per il 2017 movimenterà poco più di 5 miliardi di euro. Per il 69% (3,6 miliardi), ancora una volta, sarà fagocitato dalla sanità e per la restante parte dalle spese vincolate. Le entrate libere, pertanto, sono pari solamente al 14%, cioè circa 700 milioni di euro che saranno assorbite dal pagamento delle spese per il personale e per il funzionamento del Consiglio.

 

Le uniche variazioni rispetto alla normativa arrivata in Commissione sono contenute in un maxiemendamento al collegato che aggiunge gli articoli da 9 a 36 agli 8 precedenti. Per la gran parte misure contenitive della spesa. Tra i provvedimenti principali la riduzione delle indennità accessorie, nella misura del 10% della spesa sostenuta nell’anno precedente, del personale dell’Azienda Calabria Verde e dei Consorzi di Bonifica, nel rispetto di quanto previsto dalla spending review. Per Calabria Verde è stato inoltre introdotto il vincolo del pareggio di bilancio.

 

 

Riccardo Tripepi