Salvini: «Tornerò in Calabria. È mio dovere farlo in una terra dove la 'ndrangheta è più forte»

VIDEO | Tra applausi e contastazioni il ministro dell'Interno ha incontrato i cittadini catanzaresi in Piazza Prefettura: «Mandateci in Europa e rimettiamo al centro diritto al lavoro, salute e valori»

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di Rossella  Galati
10 maggio 2019
22:06

«È stata una giornata nel nome dell’antimafia, della legalità, del popolo calabrese che non si arrende». Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini è arrivato a Catanzaro tra applausi e contestazioni. Dopo la tappa a Platì per la consegna di un immobile confiscato alla ‘ndrangheta alla diocesi di Locri Gerace per un “progetto oratorio”, il vicepremier in Piazza Prefettura parla ai cittadini in qualità anche di segretario federale della Lega in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che saranno decisivi per il futuro della Calabria, le elezioni europee prima e le regionali poi. «La Lega ci sarà per la prima volta nella Regione Calabria. Perché al di là delle inchieste, che non commento, c’è una terra a cui mancano strade, autostrade, ferrovie, porti, infrastrutture, piani spiaggia, viadotti, c’è un disastro sanitario. E quindi bisogna ricostruire una splendida terra a partire dal lavoro, dalla sanità, dalle infrastrutture. Come Lega siamo pronti. C’è tantissima gente che si sta mettendo a nostra disposizione, sceglieremo i migliori».

La Lega in Calabria

Una terra che per Salvini e per i rappresentanti della Lega, ha bisogno di un rinnovamento radicale. «Ci aspettiamo da lui il massimo impegno che comunque ha già dimostrato in questi mesi per quanto riguarda i temi della legalità, della lotta alla mafia – ha affermato il deputato Cristian Invernizzi, commissario Lega per la Calabria -. La Lega in questa regione era già presente. Ora la volontà di Salvini è quella di dare al partito una struttura che ci permetta di affrontare i futuri impegni elettorali. E' un momento di ristrutturazione. Quello che la Lega vuole è un programma chiaro per la Calabria dal punto di vista sanitario, infrastrutturale e lavorativo. Bisogna essere pronti a dare risposte a quelle aspettative fortemente sentite dai calabresi che ho avuto modo di incontrare in questo primo mese, da quando sono commissario».


Le contestazioni

A fare da sottofondo al ministro durante il comizio, affiancato da Invernizzi, dal deputato Domenico Furgiuele e dai candidati alle europee, i cori di contestazione della sinistra catanzarese: «Non si può venire in Calabria e chiedere voti dopo anni che ci hanno bistrattato in tutti i modi. Arriva il capo della Lega ad elemosinare i voti di quei terroni che sono orgogliosi di essere legati alla terra. Siamo gente che ha sempre lavorato al contrario delle provocazioni  del capo della Lega che oggi viene ad accreditarsi come l’uomo della sicurezza. E’ il ministro della propaganda»Ma il vicepremier intanto promette di tornare presto in Calabria: «Ci sono venuto anche ad agosto scorso, proprio a San Luca. Perché laddove la ndrangheta è più forte è dovere del ministro esserci» .

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