"Sarà presentata al prossimo consiglio la mozione avente ad oggetto: riordino delle funzioni già esercitate dalla Provincia e l'impulso al ruolo dell'Osservatorio Nazionale alla legge Del Rio 56/2014. Ciò ha origine dal fatto che da circa cinque anni i dipendenti provinciali di Vibo non percepiscono più lo stipendio con regolarità e da circa cinque mesi si è registrato il blocco degli stipendi. Situazione francamente insostenibile. Il primo passo da effettuare, per superare tale impasse, è il trasferimento delle funzioni già di pertinenza della Provincia alla Regione. Ciò agevolerebbe l'avvio del trasferimento di personale alla Regione e la salvaguardia del patrimonio professionale costruito nel tempo".

"Tale riforma, inoltre, impedirebbe il sorgere di altre controversie politiche destinate, altrimenti, ad estendersi anche alle altre province della regione - continua Mangialavori -  Per delineare priorità, linee programmatiche e definire nel dettaglio tale ipotesi politica e di riforma legislativa regionale occorre stimolare l'attività d'impulso all'Osservatorio Nazionale istituito per verificare e coordinarel'attuazione della cosiddetta Legge Del Rio. Fondamentale, inoltre, attivare presso il Governo, un tavolo tecnico-istituzionale per la vicenda collegata alla condizione della Provincia di Vibo Valentia e a quella dei suoi dipendenti in particolare. Necessario anche riproporre la proposta già avanzata dall'Upi al Governo finalizzata alla sospensione delle rate di mutuo a carico delle province in dissesto fino alla conclusione del processo di riordino di cui alla Legge Del Rio. Infine, urge sostenere e accelerare un organico processo di mobilità Intercompartimentale del personale provinciale. Le soluzioni contenute nella mozione rispondono a un interesse generale. Di portata provinciale prima di tutto e regionale in secondo luogo. E quindi è rivolto un appello per la sua condivisione anche ai consiglieri Mirabello, Pasqua e Salerno.Le lotte per la difesa dei lavoratori, infatti, si vincono solo su una comune base e volontà d'intenti".