«Oliverio, che paura ci fai!» Mangialavori (FI) demolisce il “sogno” del presidente

Il senatore di centrodestra ricorre al sarcasmo per sottolineare quelle che sono le contraddizioni di una candidatura che oltre a non avere sponda negli elettori infrange anche la vecchia promessa fatta nel 2014 di ritirarsi

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di Redazione
19 settembre 2018
14:39
Giuseppe Mangialavori
Giuseppe Mangialavori

«Siamo spacciati, il centrodestra è davvero spacciato. Oliverio ha ottenuto il libero e incondizionato appoggio dei sindaci e noi tremiamo di paura». Si affida al sarcasmo il senatore di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, per stigmatizzare la ricandidatura del governatore alla guida della Regione.

 


«Ormai molto tempo fa - continua -, aveva promesso che non si sarebbe più ricandidato, ma le preghiere dei sindaci, le loro implorazioni, evidentemente lo hanno spinto a cambiare idea e a scendere nuovamente in campo per il bene di tutti noi. E i calabresi, ne siamo convinti, non smetteranno mai di ringraziarlo per questo immane sacrificio, fatto per il bene della regione».

 

In effetti, in occasione del suo insediamento quattro anni fa, Oliverio espresse l’intenzione di chiudere la sua carriera politica dopo l’esperienza alla guida della Regione: «Ripeto – disse nel suo discorso programmatico in Consiglio regionale -, starò in carica una sola legislatura e non ho altri scopi se non portare la Calabria fuori dal pantano». Missione che, a detta di Mangialavori ma non solo, è fallita.

 

«C’è chi dice – prosegue il senatore - che Oliverio abbia in qualche modo costretto i primi cittadini a supportare la sua candidatura, ma noi non ci crediamo assolutamente; proviamo, anzi, un sacro terrore nei confronti di questa corazzata politica evidentemente invincibile, che, come vanno predicando in queste ore tutti i corifei del presidente, spazzerà via ogni residua resistenza. E la Calabria risorgerà, risorgerà sicuramente».

 

L’esponente di Forza Italia continua a battere sul tasto dell’ironia, per rimarcare in realtà quello che a tutti gli effetti è sembrato un ricatto politico: «Noi – afferma Mangialavori -non vogliamo credere ai sospetti che i soliti maligni hanno fatto circolare in questi ultimi giorni: che i sindaci siano stati obbligati, quasi ricattati; che per il momento abbiano considerato conveniente non mettersi di traverso rispetto alle mire del presidente, l'uomo che, per un capriccio, potrebbe chiudere i rubinetti da cui escono fondi vitali per i loro Comuni. Potremmo, dunque, prendere seriamente in considerazione l'idea di non partecipare proprio, alle prossime Regionali, visto l'esito già scritto sulla pietra».

 

Insomma, sottolinea, «Oliverio ha già vinto, con un anno di anticipo». «Finora – conclude, a parte il suo staff di consiglieri, composto da persone troppo occupate per stare in mezzo alla gente, per capire il malcontento che si respira in tutte le città e in tutti i paesi della regione, non l'ha capito nessuno che il governatore ha già vinto, trionfato. Oliverio, invece, sa già tutto: di notte, quando dorme, lui scorge la realtà delle cose. E che nessuno gli dica che il suo è tutto un sogno».

 

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