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Magorno ha rotto gli indugi e si schiera con Mario Oliverio, lo fa con una dichiarazione durissima. E sulla questione della sanità non fa proprio sconti a nessuno, schierandosi senza se e senza ma con Il Presidente della Giunta Regionale. D'altronde, Magorno trova terreno facile, in queste ore decine e decine di sindaci e amministratori locali da tutta la Regione, senza distinzione di appartenenze politiche si stanno schierando a fianco del presidente della Calabria a difesa della sanità pubblica, una difesa quella di Oliverio che gli è' costata una citazione in danno da parte dei Greco, il gruppo imprenditoriale che ha fatto pesanti investimenti proprio nella sanità privata. Magorno sta toccando con mano che Oliverio propone e sostiene i temi sui quali Oliverio non è stato mai isolato, la difesa della buona sanità pubblica. E Magorno, sul punto, e' netto: "Il Partito democratico, come già fatto nel corso della campagna elettorale, interverrà in maniera decisa per tutelare in diritto alla salute dei calabresi e in questa direzione contro ogni tipo di interesse nella sanità pubblica, quanto contro eventuali rendite parassitarie e illegittime di posizione nella sanità privata, agendo esclusivamente a favore dei calabresi". Nessuna concessione dunque alle ambiguità, alcune clamorose, come quella dei parlamentari Ernesto Carbone e Ferdinando Aiello seppur Renziani come Magorno che però, nelle scorse ore, unitamente ai Greco, avevano annunciato querela nei confronti del giornalista Adriano Mollo che aveva scritto e raccontato delle frequentazioni amicali dei due parlamentari con gli imprenditori in questione. Renziani o meno, Magorno alle sue parole lascia pochi margini d'interpretazione e va giù diritto come un treno. "Nella sanità -prosegue- è necessaria chiarezza di atti e comportamenti. E in questo senso invito il commissario ad acta alla sanità Massimo Scura a rendere pubblici a tutti i calabresi gli atti da lui proposti rispetto alla vicenda dei budget delle cliniche e degli istituti sanitari privati convenzionati". Una richiesta quella di Magorno che Scura aveva negato a coloro che, nei giorni scorsi, avevano richiesto di visionare proprio questi atti e, ai quali, con una certa supponenza, Scura, aveva risposto invitatndoli ad utilizzare la legge sull'accesso agli atti, un escamotage, per impedirne l'immediata visione. Magorno poi, entra nel merito della vicenda e, in particolare, sulla citazione in danno subita da Oliverio da parte degli imprenditori del vino e del l'olio e oggi anche della sanità Greco: "I dirigenti del partito democratico nazionale e regionale sono estranei ad ogni interesse di sorta" -afferma- e respingono al mittente i tentativi di coinvolgerci in questioni che non riguardano la politica. Siamo al fianco del presidente Oliverio: le opinioni espresse nell’assemblea regionale del Partito in ordine al ruolo della sanità pubblica nella nostra regione, sono legittime e assolutamente condivisibili. Non è ammissibile che venga citato in giudizio per rispondere di legittime opinioni". Insomma i democratici calabresi sulla sanità sono "tutti Mario Oliverio", almeno secondo quanto afferma il segretario regionale del PD. "L’azione nella sanità deve essere rigorosa, trasparente e determinata nella condotta di una forte battaglia contro tutte le lobbies che invadono il settore: devono essere rispettate le regole, che devono valere per tutti, senza alcun tipo di favoritismo. E infine, prosegue Magorno: "Quello che vogliamo è un cambiamento radicale del sistema sanitario calabrese, che siamo certi si attuerà anche al momento della nomina dei direttori generali che saranno figura di alto profilo in radicale rottura con il passato, a sostegno di quanti lavorano per la sanità che funziona, quella sanità che i calabresi vogliono e meritano". Insomma se qualcuno pensava che Oliverio sul tema della sanità potesse essere isolato all'interno del PD si è sbagliato di grosso. Firmato Ernesto Magorno.