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«Ci accingiamo ad affrontare la stagione congressuale che, con uguale tempistica, ci impegnerà a livello nazionale e regionale». È questo il passaggio della nota diramata dal segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che conferma la volontà di calcare le orme del segretario nazionale, restando nel sentiero tracciato da Renzi, che ha subordinato le sue dimissioni al varo del nuovo governo, quando e come si farà.
Per Magorno, comunque, l’exit strategy è meno accidentata, perché il 23 febbraio scorso è scaduto formalmente il suo mandato alla guida del partito calabrese, circostanza che rende meno traumatico l’addio alla segreteria, sebbene nella sua dichiarazione precisi che intende assumersi, insieme al gruppo dirigente, la responsabilità della sconfitta.
La nota integrale di Magorno:
«Esprimiamo un doveroso ringraziamento a tutti coloro i quali – ognuno nel proprio ruolo di candidati, dirigenti e militanti del partito – si sono spesi con generosità e passione in una delle campagne elettorali più difficili e impegnative degli ultimi decenni e che ci consegna, anche in Calabria, una sconfitta netta, che pesa sulle spalle del gruppo dirigente del Pd Calabria, innanzitutto del segretario regionale, e di cui per intero intendiamo assumercene la responsabilità politica.
L’espressione del voto, omogenea nel Paese e nel Mezzogiorno, interroga tutti coloro che hanno avuto ruoli di conduzione politica e ci impone una necessaria e salutare fase ricostituente: nella linea politica, nella selezione dei temi e nella costruzione della classe dirigente. È emersa in maniera chiara una precisa domanda di cambiamento e abbiamo intenzione di accogliere e dare risposta a questa istanza, convinti che il Pd preservi intatta la sua funzione di forza riformista e democratica del panorama politico italiano e calabrese.
Siamo convinti che il ruolo di opposizione, che ci è stato consegnato dagli elettori e rappresentato in queste ore dal segretario nazionale Renzi, possa costituire una postazione assai utile ed efficace per costruire un rinnovato rapporto di fiducia e di scambio con il nostro elettorato e con la base del partito e su questo fronte ci impegneremo in Calabria.
Ora ci accingiamo ad affrontare la stagione congressuale che, con uguale tempistica, ci impegnerà a livello nazionale e regionale e il nostro sforzo è quello di riempire questa fase di contenuti e di nuove proposte che restituiscano a tutti noi il vigore dell’appartenenza e l’orgoglio della militanza. Dal momento che lo scorso 23 febbraio si è formalmente concluso il mandato della segreteria regionale uscente, a breve saranno convocati gli organismi di partito per avviare la campagna congressuale e stabilire in maniera collegiale il percorso che ci porterà all'elezione del nuovo segretario.
Ai nostri parlamentari eletti va il più caloroso augurio di buon lavoro, saranno le nostre sentinelle, le sentinelle della Calabria nel nuovo Parlamento. A tutti i candidati non eletti e ai parlamentari uscenti inviamo ancora un ringraziamento per il lavoro fatto, l'energia, l'entusiasmo e la dedizione che hanno dimostrato e messo in campo a servizio del Pd».