Si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Jole Santelli e di Francesco Fortugno la seduta del Consiglio regionale. Il presidente dell’assemblea, Filippo Mancuso prima di avviare ufficialmente il dibattito sul ricco ordine del giorno, ha inteso offrire il proprio contributo alla discussione con un auspicio e tanti buoni propositi.

Dopo aver rivolto i migliori auguri ai parlamentari neo eletti e ai presidenti di Senato e Camera, Mancuso ha parlato della necessità di dare slancio all’azione politica per la crisi in atto che, afferma, coinvolge tutti, essendo temi che richiedono un lavoro puntuale di tutto il Parlamento: «Occorre fare di più e meglio», rimarca il presidente ricordando che «abbiamo tenuto 15 sedute d’Aula e approvato 51 leggi, alcune molto significative che ci hanno consentito di riappropriarci delle prerogative legislative sulla sanità, 58 provvedimenti amministrativi, 7 mozioni di cui alcune all’unanimità e svolto 90 sedute di Commissioni».

Insomma, per Mancuso la strada imboccata è quella giusta. «E lo sarà ancor di più, se – aggiunge - sulle questioni della crescita e dello sviluppo sapremo unire le energie della Giunta regionale, della maggioranza e delle opposizioni, per essere più convincenti e autorevoli nello scenario nazionale».

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Crisi energetica

Antonio Lo Schiavo ha quindi chiesto di discutere in via d’urgenza la sua mozione sulla crisi energetica, presentata proprio nelle scorse ore. In particolare, l’esponente dell’opposizione chiede alla Regione di mobilitarsi contro caro-bollette straziando risorse ad hoc per imprese e famiglie, anche ricorrendo alla rimodulazione dei Fondi di Coesione.

Mancuso, sostenendo che la mozione è molto articolata, chiede al consigliere del gruppo de Magistris presidente di parlarne con tutti i capigruppo per decidere una strategia comune che metta al riparo l’argomento da strumentalizzazioni di sorta. Il punto politico della questione posta da Lo Schiavo è quello di avere una informativa da parte del Presidente Roberto Occhiuto, che «serve anche a dare un segnale» ai cittadini e alle imprese in difficoltà.

Proprio il capo della giunta offre la propria disponibilità a farlo, «anche in tempi brevi, ma compatibilmente anche a quanto altri consessi stanno mettendo in atto, soprattutto in Europa, dove si sta definendo la strategia di intervento attraverso i fondi del Psc. Se come temo ci sarà l’utilizzo di queste risorse senza criterio territoriale, non è una buona cosa. C’ poi un tema – ha aggiunto Occhiuto - collegato all’autonomia differenziata, perché produciamo tanta energia e se ci dessero la possibilità di trattenere le accise sull’energia prodotta ci consentirebbe di risolvere molte questioni compreso il costo ridotto dell’energia rispetto ad altre regioni».