Tiene banco in questi giorni la polemica che si è accesa improvvisamente nel centrodestra sull’autonomia differenziata. La deputata della Lega, Simona Loizzo, ha reagito duramente alla presa di posizione della presidente dell’Anci regionale, Rosaria Succurro, che aveva annunciato la sua partecipazione alla manifestazione contro il Ddl Calderoli organizzata dai sindaci. La deputata è entrata a gamba tesa sulla Succurro consigliandole di commentare il tennis piuttosto che la politica.

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Onorevole Loizzo, come sta?
«Benissimo grazie. Perché me lo chiede?»

Vista la polemica di questi giorni…
«Non la capisco».

Diciamo che in questa polemica con la Succurro non è che l’abbia toccata piano…
«Guardi la durezza delle mie parole è dettata dalla gravità dell’atto politico messo in atto dalla Succurro che, vorrei ricordarlo, è presidente dell’Anci perché votata dalla maggioranza di centrodestra. Allora vorrei chiedere la Succurro è o non è espressione di questa maggioranza? E’ o non è esponente di Forza Italia? Il senatore Mario Occhiuto si è o non si è espresso in aula al Senato favorevolmente sul Ddl Calderoli? Roberto Occhiuto è vero o non è vero che ha risposto a De Luca, declinando il suo invito, parlando dell’autonomia differenziata come una opportunità per il Sud? Se le risposte a queste domande sono positive credo che la Succurro debba riflettere un attimino e qualora non si trovi sulle posizioni del suo stesso partito e della maggioranza che l’ha sostenuta si dimetta dall’Anci e anche dalla Provincia».

Il ragionamento politico non fa una grinza, le parole magari dovevano essere diverse. Oggi il Pd cosentino la definisce sessista…
«Non capisco il perché. Capisco che il Pd è talmente messo male che cerca visibilità sui giornali, ma questa accusa nemmeno la respingo perché lo fa la mia storia per me. Il tennis è uno sport universale e abbiamo avuto grandissime campionesse come le sorelle Williams o Stefi Graf tanto per citarne due. Non ho offeso nessuno, ho solo utilizzato sana satira politica. D’altronde è stata la Succurro a proporre la cittadinanza onoraria a Jannick Sinner. Per quale motivo mi sfugge, ma è così».

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Vabbè ma lei le ha consigliato di lasciar perdere la politica…
«No ho detto che è meglio che commenti il tennis piuttosto che la politica. Lo dico perché chi ricopre ruoli istituzionali non può parlare a ruota libera, deve sempre tenere presente che ha quel ruolo sulla base di un disegno politico complessivo. Se questo disegno viene rinnegato, io come massima autorità istituzionale della Lega nella città di Cosenza ne chiedo conto. Alla Succurro come chiunque altro. Non c’è niente di personale. D’altronde ho letto una intervista al senatore Mario Occhiuto che ha continuato a difendere il Ddl Calderoli sostenendo che in molti non hanno studiato bene la proposta. Non so se si riferisse anche alla Succurro».

Quindi lo scontro è tutto politico, nessun problema con gli Occhiuto?
«Mario è un ottimo collega, Roberto un ottimo presidente di Regione ma io dico quello che penso. Sa che mi ha chiamato Salvini?»

Ah si e che le ha detto?
«Che sono una forza della natura, io difendo dei principi politici. Mi sono sempre distinta per rispetto e garbo istituzionale. La polemica non è personale. Del resto sulla vicenda sono intervenuti anche la senatrice Tilde Minasi e il commissario regionale Giacomo Saccomanno».

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Le Europee quindi c’entrano poco? Lei si candiderà?
«Le Europee c’entrano zero. Qui stiamo parlando di autonomia differenziata. Sulle candidatura, invece, nulla è ancora deciso. Qualche proposta c’è stata, diversi mi hanno chiesto di rappresentare la Lega calabrese in questa tornata elettorale, ma ancora dobbiamo valutare tutti insieme, nel partito, il da farsi».

Invece sull’autonomia differenziata ha le idee chiarissime…
«Si io penso che l’autonomia differenziata sia una grande opportunità per tutto il Paese, Meridione compreso. Solo che la riforma va spiegata per bene ai cittadini. Per questo mi arrabbio quando anziché entrare nel merito della questione si fanno enunciazioni di principio magari per tornaconto personale alimentando una confusione che non fa bene al dibattito».