Gli eventi a cui parteciperà, alle ore 10,00 all'Università Mediterranea di Reggio Calabria ed alle ore 17,00 al centro AUSER-CGIL di Cosenza, saranno l'occasione per un confronto sindacale con i lavoratori metalmeccanici e delle altre categorie, con rappresentati del mondo accademico, dell'imprenditoria, ma anche con organizzazioni sociali ed associazioni delle professioni, della scuola, della sanità, dei migranti, dell'ambientalismo della cultura. Una giornata intensa di confronto. quella di Landini e della FIOM, con tutte quelle esperienze associative e di movimento, con tutte quelle soggettività individuali e collettive che in Calabria non sono rassegnate ed operano, sia pur con grande difficoltà, per un profondo cambiamento politico, sociale, ed economico nella legalità e nella giustizia sociale.

 

Proprio la Calabria , da tutte le statistiche indicata come la regione più povera del Paese ed una delle più povere d'Europa, può essere assunta a simbolo del fallimento delle politiche autoritarie di austerità.
Le ricette che i tecnocrati dell'U.E., la Troika ed il Governo Renzi stanno perpetrando nella crisi, unite alla sempre più evidente inadeguatezza ed ascarismo delle classi dirigenti locali, hanno reso l'intero Mezzogiorno e la Calabria in particolare un deserto industriale e produttivo, in cui povertà e precarietà crescenti, riduzione dei servizi pubblici e del welfare, illegalità diffusa, economia criminale, diventano terreno fertile per lo sfruttamento, fino al limite della schiavitu', e la svalorizzazione del lavoro e dei diritti di cittadinanza.
La FIOM- CGIL ed il suo segretario generale MAURIZIO LANDINI, hanno rappresentato e rappresentano un limpido e tenace esempio di lotta sociale a tutte queste scelte, in grado di indicare proposte concrete per un'altra politica.

 

Gli scioperi e le lotte per contrastare la perdita dei diritti nel lavoro, la manomissione della carta costituzionale, le iniziative contro la messa in discussione e per la riconquista del CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro), l'opposizione al Jobs-act, alle pessime leggi Fornero sulle pensioni, Giannini sulla scuola, ma anche dell'impegno per accrescere gli investimenti pubblici e privati nel Mezzogiorno ed in Calabria, per una nuova politica industriale e manifatturiera sostenuta da innovazione e ricerca; per un grande progetto sulla rigenerazione urbana e la qualificazione del territorio; le fonti energetiche alternative; l'accrescimento delle reti materiali ed immateriali; per politiche di inclusione sociale, di accoglienza, per un nuovo welfare che preveda il reddito minimo, fanno della FIOM-CGIL un sicuro punto di riferimento per continuare le mobilitazioni.

 


La venuta di MAURIZIO LANDINI è un chiaro esempio della volontà della FIOM – CGIL nazionale di piena e puntuale attenzione alla condizione della nostra regione e rappresenta un punto fermo per dare speranza e fiducia ai lavoratori, ai giovani, ai disoccupati ed agli inoccupati, ai migranti e a quanti in Calabria vivono e in questa terra vogliono pensare il loro futuro con dignità, diritti, giustizia, legalità e democrazia, in una Europa ed in un Mediterraneo di pace.