Dopo la scoperta delle presunte pendenze di alcuni membri del Consiglio, il Comune ha deciso di chiarire la situazione di tutta l'assise cittadina
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«Siamo diventati tutti osservati speciali». Così un consigliere comunale spiega quanto sta accadendo in queste ore a via Perugini. Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte di un non eletto, che ha portato a scoprire i presunti debiti di un membro dell’assise con l’amministrazione e anche quella di altri, il Comune ha deciso di mettere tutti sotto indagine.
Al momento è stata inviata solo una comunicazione informale, ma a breve ne verrà consegnata una nero su bianco. In ballo c’è l’incompatibilità dei rappresentanti cittadini, questo prevede la norma nel caso in cui si abbiano posizioni debitorie.
C’è poi l’aspetto della possibile falsa autocertificazione, visto che i consiglieri sono tenuti prima della proclamazione a dichiarare di non avere posizioni pendenti con l’ente. Una vicenda sulla quale i più vogliono mantenere la riservatezza, tanto che proprio questa circostanza spiegherebbe perché l’avviso di accertamento sia stato inviato a tutti e non solo ai diretti interessati.