Intanto prosegue lo scontro tra Ruberto e Pegna. Il promoter accusa l’ex presidente della ProLoco di stalking
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Con l’eccezione di due assessori Paolo Mascaro conferma in toto la giunta che lo aveva accompagnato nel suo percorso fino alla sospensione di dieci mesi addietro. Rimangono tagliati fuori dal governo cittadino per motivo personali Gianfranco Luzzo e Franco Dattilo.
Assessori e deleghe
Il numero due della giunta rimane il vicesindaco Antonello Bevilacqua che accumula le deleghe Affari generali, commercio, attività produttive e sviluppo economico, politiche del lavoro, agricoltura, polizia municipale, salute, affari generali, partecipate e controllo analogo e rapporto con il Consiglio. A Sandro Zaffina vanno Bilancio, Tributi, Programmazione finanziaria, patrimonio, personale. A Teresa Bambara tornano in mano Politiche Sociali, Pari opportunità, Politiche abitative, asili nido, mentre a Giorgia Gargano Pubblica istruzione e Cultura, musei e biblioteche, Servizio civile e tirocini. Luisa Vaccaro raccoglie Promozione del territorio, sport e spettacolo, turismo, politiche giovanili, sistemi informativi, semplificazione amministrativa e innovazione tecnologica e comunicazione.
Mascaro gestirà le deleghe rimaste
Le aree degli assessori venuti meno rimangono per ora in capo al sindaco. Si tratta di Lavori pubblici, viabilità e manutenzione, trasporto pubblico locale, urbanistica e politica del territorio, protezione civile, ambiente, decoro urbano e verde pubblico, riqualificazione periferie, programmazione comunitaria. Messa una spunta anche a questo adempimento si attende il primo consiglio comunale per proclamare i consiglieri.
Lo "stalkeraggio"
Come già scritto, Vincenzino Ruberto ha su questo punto tirato di nuovo fuori artigli e carte d’avvocato per diffidare dalla proclamazione di Ruggero Pegna a consigliere. Oggi la risposta piccata del promoter: «Apprendo del nuovo attacco nei miei riguardi del “consigliere comunale ab imo suo pectore”, signor Vincenzino Ruberto. Dopo aver atteso la nuova proclamazione del sindaco, sperando forse in una diversa composizione del consiglio, ha ripreso il suo autentico stalking al sottoscritto».
«Come ormai è ben noto a tutti, prosegue in modo ossessivo e angosciante nel suo scopo, avendo avuto conferma che può diventare consigliere comunale solo e soltanto al mio posto. Stendendo un velo pietoso su ogni considerazione di natura umana e politica, visto che è stato anche un pervicace sostenitore della mia candidatura a sindaco, mi auguro che consenta all’amministrazione di Lamezia di poter trovare finalmente un po’ di pace e lo invito ad attendere sereno le evoluzioni giudiziarie che, al momento, hanno respinto ogni sua richiesta. Si arrenda – chiede Pegna - all’evidenza che, per adesso, il consiglio comunale può lavorare anche senza di lui e, soprattutto, si renda conto che queste guerre per interessi personali, come dimostrato, portano solo danno alla città».