Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Il direttore di Lacnews24.it, Pasquale Motta, nella veste de L'Inviato Speciale di LaC ha intervistato il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro. Nel corso dell'intervista sono stati affrontati i temi caldi della politica amministrativa della città della Piana: Bilancio, Questione Scordivillo, Ospedale, vicenda Capizzaglie. Di seguito alcune anticipazioni dell'intervista.
Sindaco, dopo poco meno di 100 giorni di Amministrazione è già di fronte alla prima grana della bocciatura del Bilancio da parte dei revisori?
Il parere negativo dei revisori si sostanzia su due aspetti, un aspetto prettamente numerico e un aspetto che riguarda in maniera più ampia le difficoltà di questa amministrazione di poter riscuotere le entrate tributarie previste nel bilancio. Per quanto riguarda l'aspetto prettamente numerico è già in via di elaborazione, ed è quasi pronto, l'emendamento del sindaco che pone rimedio a quella che è la deficienza numerica che è stata riscontrata dai revisori. Per noi è più preoccupante, nel senso che è ciò che richieda maggiormente la nostra attenzione, che è l'aspetto strutturale vero e proprio, il vero macigno che grava su questa amministrazione, l'incapacità di questo comune di riscuotere ciò che è preventivato, cioè tasse e tributi. Per ciò che riguarda Tari, Imu, Tasi, sono cifre basse, questo è il tallone d'Achille di questa amministrazione, abbiamo una sofferenza di cassa evidentissima. Ci siamo trovati anche con la criticità della carenza di personale, che ci sta indirizzando a rafforzare numericamente anche l'ufficio tributi. Un grave problema di questa amministrazione è la carenza di qualifiche dirigenziali uniche, questa amministrazione deve operare con solo quattro aventi questa qualifica, a fronte di nove dirigenti previsti. Stiamo cercando di ovviare a questo problema con il personale interno.
Io approfitto per fare un appello ai cittadini, voglio dire che vi è una evasione cosiddetta evasione di necessità, di persone che veramente non riescono a pagare però l'evasione di necessità non è quella che porta i numeri, noi abbiamo un evasione di almeno il 40% che non sono tutti soggetti impossibilitati, vi è anche una evasione cosiddetta speculativa di soggetti che ritengono di indirizzare le risorse ad altro piuttosto che al pagamento di tasse e tributi.
Come ha vissuto la polemica riguardo la manifestazione di Capizzaglie contro la comunità di don Giacomo Panizza?
Io ero ad Acquafredda quel giorno perché sono un sindaco presenzialista ma nonostante ciò voglio dire che non entro mai in vicende che riguardano indagini giudiziarie. Dico, e l'ho detto apertamente, di non condividere lo spirito della protesta se la protesta era indirizzata verso un determinato obiettivo che voleva essere l'edificio dove è allocata la comunità di Don Giacomo Panizza, è un modo di fare che non trova giustificazione alcuna. Se vi fosse stato un episodio delinquenziale da parte di extracomunitari, non si capisce perché andare ad indirizzare la protesta verso soggetti che operano nel quotidiano per il recupero di categoria svantaggiate e quindi non aveva ragione di esistere, se è stata una mera manifestazione popolare di rabbia indistinta verso episodi di violenza allora è una manifestazione che vale come manifestazioni che si fanno quotidianamente. E' una città che ha una grande dote, è ospitale e non è razzista, il popolo di Capizzaglie ha dato sempre dimostrazione di spirito e capacità di accoglienza è un popolo che è stato sempre caratterizzato purtroppo anche per un alto tasso di criminalità e a volte a fronte di ciò e per ciò è stato criminalizzato ed ha saputo reggere con grande dignità, io non credo che in quella popolazione ci sia stata la voglia di manifestazioni razziali.
Altra grana la questione Scordovillo e la baraccopoli Rom
Io sono stato l'unico sindaco che, dopo un mese dalle elezioni, sono andato a visitare le baracche. Noi le abbiamo monitorate, abbiamo i dati reali di quante sono le persone e i nuclei familiari. noi faremo adesso opera di trasferimento dei rom in tutti gli alloggi Aterp, sempre rispettando le graduatorie, però entro dodici mesi il campo rom lo dobbiamo sgomberare. Noi a loro daremo la possibilità di un alloggio abitativo ma devono necessariamente rispettare le regole.