«Quasi ogni incongruenza , errore o vizio dedotto nei ricorsi introduttivi ha trovato riscontro nell’esame dei verbali, e, ove si sia proceduto in tal senso, nel riconteggio delle schede». È quanto ha riportato nelle memorie conclusive l’organo verificatore in vista dell’udienza che si terrà davanti al Tar il prossimo undici dicembre.

 

A renderlo noto una nota stampa diffusa dall’ex candidato a sindaco Massimo Cristiano. A presentare ricorso sugli esiti della consultazione elettorale che portò all’elezione a sindaco di Paolo Mascaro e alla formazione dell’attuale consiglio comunale, lo stesso Cristiano, Caterina Sonetto e Fabio Bascerano difesi dall’avvocato Armando Chirumbolo e da Silvio Zizza difeso dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Lieproti.

 

Il Tar Calabria aveva disposto la verifica delle anomalie riscontrate demandandole alla Prefettura di Catanzaro. Nelle conclusioni redatte dal vice prefetto Lucia Iannuzzi si ripercorrono le discrasie. A partire dalla sezione numero 2 nella quale si sarebbe verificato il fenomeno della cosiddetta “scheda ballerina” ossia, spiega la nota, «la Prefettura ha accertato la presenza di 111 schede autenticate e non votate in eccesso. Quindi rinvenute 811 schede totali rispetto a quelle consegnate al seggio che erano 700, dando così adito al più che fondato sospetto del ricorso al meccanismo fraudolento della “scheda ballerina” (consistente nel far uscire dal seggio una scheda vidimata e non votata, sulla quale viene poi scritto il nome del candidato e consegnata all’elettore che, entrando nel seggio, ritira la scheda bianca assegnatagli, depositando nell’urna non già quest’ultima ma quella consegnatagli all’esterno del seggio dando adito al più che fondato sospetto della scheda ballerina».

 

Stessa cosa nella sezione 44 nella quale la Prefettura ha accertato: «167 schede autenticate e non votate rinvenute in eccesso. 864 schede totali rinvenute e a fronte delle 700 consegnate al seggio. Sparite ben 53 tra quelle residue non utilizzate». Scheda ballerina anche nella 78: «sono sparite 70 schede autenticate e non votate; le schede avanzate non autenticate sono 220 e non 150 (quindi 70 schede avanzate in eccesso); Su una dotazione di 250 schede consegnate il Sabato al Seggio ne sono state rinvenute solo 247 (quindi 3 schede sparite). Totale schede sparite 73 - scheda ballerina». Ultima sezione con scheda ballerina la 19: «678 voti totali espressi a fronte di 585 votanti effettivi verbalizzati in entrambi i verbali. Quindi - si legge nella nota - vi sono 93 voti in più rispetto ai votanti. Una differenza di 83 di voti alle liste tra quelli verbalizzati e quelli verificati. Mancano le schede bianche».

 

Nella 29 «cancellature, discrasie, incongruenze, gravi irregolarità, assoluta mancanza di corrispondenza dei numeri riportai nei verbali , numero di voti espressi superiore al numero dei votanti, numero dei voti totali espressi (541) al cui risultato non risulta possibile in alcun modo risalire attraverso la somma delle cifre riportate nei verbali medesimi , voti attribuiti non leggibili o comprensibili».

 

La nota spiega ancora che in 10 sezioni sarebbe stata verificata sui verbali la manipolazione del voto per alcuni candidati. In tre sezioni sparito uno dei due verbali di sezione. Nella 63: La prefettura ha accertato che «alterazioni dei risultati sui verbali riguardano ben 11 liste, ad esempio: Il totale dei voti di preferenza della Lista (omissis), Così come annotato nella tabella di scrutinio risulta essere 75, tale dato non corrisponde a quanto riportato sul verbale, dove sono indicati 81 voti di preferenza, sebbene la somma delle preferenze ivi riportate sia 74. Nel Verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale si legge, altresì, che “risultanze dalla tabella di scrutinio. Si evidenzia che è stata utilizzata la scolorina anche sulla tabella di scrutinio».