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Sono poltrone che scottano quella della presidenza e vice presidenza del consiglio comunale lametino toccate e lambite entrambe da vicende giudiziarie. Le dimissioni del vice Giuseppe Paladino legate all’avviso di garanzia ricevuto nell’ambito dell’inchiesta ‘Crisalide’ e relative al presunto appoggio che questi avrebbe ricevuto dalla cosca Cerra – Torcasio – Gualtieri che, secondo le intercettazioni telefoniche e i gps collocati dagli investigatori, avrebbe addirittura incontrato nel loro fortino, non sono l’unica ombra su queste cariche.
A marzo 2016, a meno di un anno dall’elezione del nuovo governo cittadino, il padre del presidente del consiglio Francesco De Sarro, Luigi De Sarro, medico, veniva raggiunto da un avviso di garanzia ed indagato per il reato di compravendita di voti. Voti procacciati e pagati per il figlio Francesco che con le sue 934 preferenze risultò il primo degli eletti. Anche in quel caso vennero chieste le dimissioni del presidente che rimarcò di non essere coinvolto nella vicenda giudiziaria e che anche ora mantiene la carica.
Due poltrone, insomma, che faticano a rimanere estranee ad interventi della magistratura. Tra l’altro, in entrambi i casi, sono stati coinvolti i padri dei consiglieri. Nel caso di Paladino (che nelle ore successive ha rassegnato le dimissioni), infatti, è stato indagato anche il padre Giovanni che sarebbe stato stratega del coinvolgimento della cosca nella campagna elettorale del figlio, dandogli anche l’istruzione di coprirsi con un cappuccio per evitare che eventuali telecamere ambientali potessero inquadrarne il volto.
Tiziana Bagnato