La giunta è pronta. Detto fatto. Il sindaco Paolo Mascaro lo aveva annunciato alla stampa a margine della sua proclamazione di venerdì scorso, non avrebbe perso tempo e avrebbe ricomposto il governo cittadino per potersi rimboccare le maniche e iniziare a rigovernare la città, piena in questo momento di questioni spinose.

Domani verrà pubblicato il decreto che ne svela i nomi, ma già si ha contezza di qualche cambiamento rispetto all’ultimo assetto. Intanto, continuano i tafferugli interni ed esterni al consiglio comunale. Non ha fatto in tempo, infatti, a vedere la fine del mini scrutinio delle quattro sezioni, Ruggero Pegna che si è ritrovato nuovamente sotto attacco da parte di Vincenzino Ruberto, candidatosi al consiglio comunale del 2019, e che ha avanzato più ricorsi contro il promoter musicale.

Al centro della bagarre, che nel tempo ha poi attirato al suo interno anche altri membri dell’assise, il non avere dichiarato posizioni debitorie nei confronti del Comune. Tributi che sarebbero stati sanati solo successivamente e non ammessi al momento della proclamazione.

Ora, a due anni di distanza, con l’avvicinarsi della seconda proclamazione, Ruberto diffida dal proclamare nuovamente Pegna consigliere in quanto questi avrebbe mentito in merito alle sue posizioni debitorie con il Comune e la questione non sarebbe finita come, invece, si pensava. Una sorta di romanzo a puntate quello tra Ruberto e Pegna che vide tempo fa anche delle minacce anonime all’indirizzo del primo.

Ricorsi, Tribunale, Procura. La vicenda è complessa da riassumere e dipanare. Nell’ultima missiva che Ruberto invia a Comune e Procura questi afferma che: «risulta inconfutabile che - a suo tempo - il dott. Pasquale Pupo, Segretario Generale del Comune di Lamezia Terme, ha avuto un comportamento palesemente omissivo rispetto ai propri obblighi di segnalare alla Autorità Giudiziaria le dichiarazioni mendaci rese dai soggetti successivamente individuati dalla Procura della Repubblica, contravvenendo all'obbligo di segnalazione che verte in capo a tutti i pubblici ufficiali».

Ruberto, che si definisce «non eletto poiché il seggio spettante alla lista dell'Udc è stato occupato (del tutto impropriamente) dal candidato a sindaco perdente, sig. Ruggero Pegna» si rivolge poi a Procura e Prefetto di Catanzaro invitandoli a «esercitare i propri poteri di controllo e di indagine per accertare la sussistenza di profili di illegittimità degli atti e dei procedimenti amministrativi dettagliatamente richiamati, nonché eventuali ipotesi di responsabilità penali ed erariali di tutti i soggetti coinvolti; vigilare sull'intero iter amministrativo che sta riguardando il sig. Pegna e che ha costretto lo scrivente ad una abnorme attività diretta a far valere le proprie ragioni; verificare la responsabilità penale, amministrativa e disciplinare per la mancata segnalazione all'Autorità Giudiziaria dell'accertata dichiarazione mendace resa dal sig. Pegna Ruggero in data 20/12/2019, nei confronti di tutti i Pubblici Ufficiali che si siano resi omissivi rispetto ai propri obblighi di segnalazione».