Prova di forza per il partito di Matteo Salvini che mira a sbarazzarzi dei Cinque Stelle e di Forza Italia. Il coordinatore regionale Furgiuele parla di grande entusiasmo dei militanti e di fiducia nel governo. Sulle prossime regionali ribadisce il messaggio agli alleati: per la scelta del coordinatore regionale se ne discuterà dopo le elezioni europee
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Matteo Salvini chiama la Lega alla prova di forza domani a Roma. «Mi aspetto centomila persone» ha detto il leader senza nascondere il grande entusiasmo e le aspettative che si celano dietro l’iniziativa. Dimostrare con l’evidenza dei numeri quanto e come siano cambiate le cose in Italia dalle elezioni dello scorso 4 marzo. La Lega ha superato i Cinque Stelle, è il principale partito del centrodestra e aspira a governare il Paese da solo o, al massimo, con la stampella della nuova forza sovranista che sta organizzando Giorgia Meloni. Comprensibili, dunque, i sudori freddi di Forza Italia che teme di finire spazzata via.
Ma la svolta, come dimostra la scelta della Capitale come sede della manifestazione, è anche di tipo geografico. La Lega non è più legata esclusivamente al Nord, ma il suo radicamento diventa sempre più forte anche nelle Regioni meridionali. Lo dimostra il numero dei pullman organizzati dall’estremo Sud con il record dei 22 autobus che arriveranno dalla Campania.
Anche dalla nostra Regione, per la soddisfazione del coordinatore regionale Domenico Furgiuele, l’adesione sarà assai elevata con 6 pullman che si riverseranno nella Capitale. «Dalla Calabria arriveranno a Roma 6 pullman di leghisti e tanti altri arriveranno con mezzi diversi anche dal nord, ovviamente non sarà la prima volta per i calabresi che rappresentano ormai una realtà consolidata nel tempo – dice Furgiuele -Molto l’entusiasmo e la voglia di essere in piazza del popolo tra militanti, orgogliosi della propria appartenenza e con la voglia di testimoniare la propria fiducia verso il governo, poco importano le 14 ore di pullman, l’entusiasmo è di più».
Se gli si chiede se questo è un modo per rivendicare la golden share della coalizione in vista delle prossime regionali, Furgiuele glissa. «Vogliamo dimostrare di essere una forza che vuole rispondere alle esigenze del territorio Calabrese, le modalità poi le deciderà il partito ascoltando gli input che arrivano dalla base». Anche se un messaggio chiaro viene ribadito agli alleati in ordine ai tempi per la scelta del candidato governatore per sfidare l’uscente Mario Oliverio. «Se ne discuterà dopo le elezioni europee».
Altro appuntamento che darà la misura dei rapporti di forza fra le varie forze politiche e che potrebbe ridisegnare il panorama politico italiano ancora di più di quanto lo hanno fatto le ultime elezioni politiche.
Riccardo Tripepi