Il consigliere regionale: «Continueremo a spiegare quali sono gli effetti nefasti della riforma leghista che spacca il Paese. Calderoli non è certo un fan dell’Unità d’Italia»
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«Continua la battaglia del Partito democratico e di tutti coloro i quali hanno a cuore il futuro del Sud contro l'Autonomia differenziata. Anche in questo caldo mese di agosto non è possibile abbassare la guardia contro una legge che spaccherà l'Italia in modo irreparabile, creando un divario incolmabile tra cittadini del Nord e cittadini del Sud». Lo dichiara Ernesto Alecci, consigliere regionale del Pd, che aggiunge: «Di fronte all'atteggiamento ambiguo del Presidente Occhiuto e della maggioranza in Consiglio regionale, atteggiamento dettato da appartenenze politiche e posizioni di facciata per convenienze elettorali, il Pd e i suoi rappresentanti si sono schierati sin da subito contro questa legge scellerata di derivazione leghista, "pensata" e proposta dal ministro Calderoli, non certo un fan dell'Unità d'Italia».
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«E anche in questi giorni - ricorda - sono stati gli appuntamenti per condividere con la gente i pericoli insiti nella legge e dare vita a una coscienza collettiva capace di fermare la "messa a terra" della legge attraverso tutte le azioni istituzionali possibili. Per questo motivo ho partecipato a numerosi incontri sui territori e alle feste dell'Unità, abbiamo attivato in tanti Comuni i banchetti per la raccolta delle firme per indire il referendum abrogativo contro la legge in questione, ho parlato con tante persone con l'obiettivo di illustrare i foschi scenari che si prospettano per le regioni meridionali».
«Accanto a queste azioni, - spiega - stiamo continuando a portare avanti la nostra battaglia anche in Consiglio regionale e nelle sedi istituzionali, con la presenza e il supporto di tanti sindaci e amministratori locali. Ci troviamo a uno snodo cruciale per il futuro delle nostre prossime generazioni. Questo governo a trazione leghista, che ha più volte dimostrato di non avere certo a cuore lo sviluppo e la crescita del Sud Italia, sta spingendo - conclude - sull'acceleratore, il tempo rimasto è poco, la nostra battaglia è arrivata al momento decisivo».