Si è presentato alle 14.30 davanti ai magistrati, Nino De Gaetano, ex assessore regionale ai trasporti dimessosi dopo lo scandalo suscitato dall'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi dei gruppi al consiglio regionale. Occhiali scuri, scortato dai suoi legali, l'ex assessore ha fatto il suo ingresso in aula per essere ascoltato dai magistrati. Il suo interrogatorio, però, è durato solo pochi minuti, pare infatti, che De Gaetano dopo aver fornito le generalità di rito, si sia avvalso della facoltà di non rispondere.

 

Prima di lui, a comparire davanti ai magistrati l'ex collaboratore di Bilardi, Carmelo Trapani che avrebbe risposto a tutte le domande degli inquirenti. Un lungo interrogatorio è stato quello di Giovanni Nucera, ex consigliere regionale il quale, all'uscita dalle aule giudiziarie ha rilasciato commenti ai cronisti: "C'è stato un errore nella trasmissione di faldoni ma facilmente riconducibile a un errore materiale, ma mai liquidati. Attenzione, non è che ci sono stati due rimborsi per la stessa cifra, è stato presentato materiale cartaceo che non ha avuto effetto. L'errore è stato commesso e me ne attribuisco tutte le responsabilità, ma assolutamente non c'è stato un doppio pagamento e lo dicono i numeri". Nucera è uno di quelli a cui è stato imposto il divieto di dimora in Calabria. L'ex consigliere non si è mostrato per nulla preoccupato di questa misura cautelare e alla domanda che ne pensa del divieto di dimora ha risposto: 'Quale migliore occasione per una vacanza con mia moglie'.


L'ultimo ad essere ascoltato nella giornata di oggi è l'ex presidente del Consiglio Luigi Fedele che ha iniziato il suo interrogatorio alle 16.00.