«Il gruppo del Pd in Consiglio regionale chiede alla giunta e al governatore Roberto Occhiuto di aprire un dibattito in Aula dopo la relazione della Corte dei Conti che ha tracciato un quadro inquietante in ordine alla gestione e alla spesa dei fondi Ue in Calabria. Basti pensare che su 155 casi di infrazione e irregolarità rilevate in tutta Italia ben 91 sono state registrate nella nostra Regione».

Così in una nota il gruppo del Partito democratico a Palazzo Campanella interviene sui rilievi della Corte dei conti alla Regione Calabria sulla spesa dei fondi comunitari. Un argomento ampiamente trattato anche dal nostro network.

«Un record di cui avremmo fatto volentieri a meno – affermano i consiglieri regionali del Pd Nicola Irto, Raffaele Mammoliti, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Ernesto Alecci – e che desta profonda preoccupazione proprio quando la macchina burocratica e amministrativa dovrebbe essere pronta a gestire i fondi del Pnrr. Sicuramente le tabelle e i dati forniti dai magistrati contabili non lasciano ben sperare per il futuro e chiamano all’assunzione di responsabilità chi ha governato la Regione negli ultimi anni. Non soltanto a livello politico, ma anche alla guida degli uffici e dei dipartimenti che hanno in gestione la spesa comunitaria».

«Un altro dato merita un’adeguata riflessione – proseguono i consiglieri dem di palazzo Campanella – ed è quello relativo alle spese che, a causa delle irregolarità rilevate, non vengono poi rimborsate dall’Unione Europea e che per la Calabria sono pari a circa 60 milioni di euro».

«Non c’è un attimo da perdere – affermano ancora i consiglieri regionali del gruppo del Pd – serve che il governatore e la giunta facciano immediata chiarezza in Consiglio regionale in ordine alla gestione della spesa comunitaria e alla programmazione del Pnnr e che si apportino i necessari correttivi, indicati dai magistrati contabili, per fare in modo che la Regione non perda i finanziamenti in corso e non si ripetano gli errori commessi in passato».

«Ma un’informativa da parte del governatore sarebbe necessaria anche in ordine alla messa a terra delle risorse del Pnrr sia per ragioni di opportunità e trasparenza, sia per mettere il Consiglio regionale nelle condizioni di potere fornire il proprio contributo propositivo in una fase delicatissima per la nostra Regione che non può certo permettersi di dissipare risorse dopo la gravissima crisi innescata dalla pandemia da Covid 19».