Chi per questioni politiche, chi per guai giudiziari, chi per semplice rotazione. Per la Giunta regionale è il momento di apportare qualche cambiamento negli assetti dirigenziali. Il primo imprevisto riguarda il dipartimento Agricoltura: la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per il direttore generale Giacomo Giovinazzo, riportata nei giorni scorsi da LaC News24, rimescola le carte in uno dei settori strategici. Giovinazzo è accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Il manager regionale avrebbe convinto il presidente del cda dell’Organizzazione dei produttori (Op) Natura a inserire tra le imprese agricole aderenti alla Op una ditta «al solo scopo di far illegittimamente conseguire alla stessa, come terzo beneficiario, il diritto di essere ammessa al ritiro dal mercato di un ingente quantitativo di mele e godere così dell’erogazione di un contributo pari a 27mila euro come previsto dal regolamento della Comunità europea numero 1371 del 2014».

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Il prossimo step giudiziario dell’inchiesta è fissato per l’8 aprile, data dell’udienza preliminare del procedimento incardinato al Tribunale di Reggio Calabria. Il reato contestato a Giovinazzo potrebbe indurre la regione a produrre un provvedimento di rotazione straordinaria dall'incarico. Passaggio delicato per gli uffici: Giovinazzo non è soltanto la guida amministrativa del dipartimento Agricoltura, a lui è stato assegnato anche il compito di guidare il Consorzio unico di bonifica, altro passaggio chiave per la Cittadella regionale.

La palla passa alla Regione, come specificato nelle linee guida dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione): è l’amministrazione a valutare la condotta del dipendente per applicare la misura della rotazione straordinaria, non appena sia venuta a conoscenza dell’avvio del procedimento penale.

In realtà la Regione è ben informata dell’esistenza di un procedimento penale piuttosto risalente nel tempo: LaC News24 è in possesso di una comunicazione di Giovinazzo che spiega di aver ricevuto un avviso di garanzia il 16 marzo 2017, sette anni fa. A quei tempi il manager era un dirigente di settore, ora è ai vertici di un dipartimento.  

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Cambierà, per ragioni molto diverse, anche la guida del dipartimento Lavoro. Il dg Roberto Cosentino è, infatti, stato individuato da Forza Italia e Fratelli d’Italia (all’appello, per la coalizione di centrodestra, manca ancora la Lega) come candidato a sindaco di Vibo Valentia nella tornata elettorale dell’8 e 9. Cosentino ha accettato la richiesta, giunta direttamente dal governatore Roberto Occhiuto, ed è pronto a impegnarsi nell’avventura politica. Anche il suo settore è tra i più delicati nella gestione delle tante emergenze calabresi: la giunta è già al lavoro per individuare un sostituto in grado di gestire i molti dossier. E la Cittadella potrebbe battere un altro colpo burocratico al dipartimento Sanità, retto ad interim da Tommaso Calabrò (dg del dipartimento Transizione) dopo la nomina di Iole Fantozzi a sub commissario della sanità. Altra partita non da poco: la sanità gestisce larga parte del bilancio regionale. I tre settori chiave sono di nuovo in gioco: il Lavoro per questioni politiche, la Sanità per trovare un timone stabile, l’Agricoltura per ragioni giudiziarie. In Regione è tempo di scelte importanti.