Trentasei mila ettari di bosco andati in fumo e un alto tributo in vite umane. È il bilancio degli incendi boschivi che hanno flagellato la scorsa estate il territorio calabrese, trovatosi impreparato, per varie ragioni, all’offensiva delle fiamme spesso di origine dolosa che hanno registrato anche il picco di 250 roghi in una sola giornata.

Per questo, a Palazzo Campanella oggi le parole d’ordine sono state prevenzione e sinergia, perché il patrimonio boschivo rappresenta una risorsa importante per la Calabria, che si colloca sempre in ottima posizione nelle classifiche sulla qualità dell’aria.

Così la Sesta Commissione Agricoltura e foreste e la Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, guidate rispettivamente da Katya Gentile e da Giuseppe Gelardi, hanno provato a fare il punto nel corso di una seduta congiunta nel corso della quale ha relazionato anche l’assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo, e sono stati auditi i presidenti e Commissari dei Parchi e delle riserve calabresi, insieme ai dirigenti dei Dipartimenti interessati.  

Gallo: «Servono 1500 assunzioni in Azienda Calabria Verde»

Proprio l’assessore Gallo nel relazionare sul Piano Attuativo, sottolineando che il personale addetto alla forestazione è costituito da circa 4000 unità, distribuite in maniera disomogenea sul territorio regionale e, in gran parte, con un’età avanzata, tale da comportare spesso l’inidoneità a mansioni pesanti, quali, appunto, quelle di controllo antincendio.

Tra le misure adottate dopo la scorsa estate di fuoco, Gallo ha ricordato la Convenzione con i Vigili del fuoco per lo svolgimento di attività di prevenzione e repressione, che prevede, in particolare, anche l’installazione di fototrappole. Che si aggiungono alla già avviata attività di individuazione di soggetti che svolgano il monitoraggio e la prima azione di spegnimento, da attuare con il coinvolgimento di diversi soggetti, istituzionali e non: Vigili del fuoco; Azienda Calabria verde; Corpo nazionale dei carabinieri forestali; Parchi nazionali; Associazioni di imprenditori agricoli; Associazioni venatorie; Associazioni di volontariato, cui affidare la tutela di porzioni di territorio, attraverso la previsione di meccanismi di premialità.

Reduce anche dall’incontro in Cittadella con le organizzazioni sindacali, sul tema della forestazione, l’assessore Gallo ha sottolineato la necessità di incrementare la dotazione organica nel settore della forestazione, ricordando che il Piano dei fabbisogni, elaborato nel 2021 da Azienda Calabria verde, prevede l’assunzione di circa 1500 unità, ritenute indispensabili per fronteggiare i compiti attribuiti.

Non va sottaciuta però la condizione in cui versa proprio Calabria Verde che nei giorni scorsi ha visto scadere l’ennesima proroga al commissariamento, che va avanti ormai da sei anni. L’ente strumentale della Regione con competenze sulla forestazione, d’altra parte, da almeno tre anni non approva il bilancio, su cui pesa un buco di 80 milioni di euro non rendicontati e di cui il dipartimento Lavori Pubblici ha chiesto la restituzione.

Gallo però non ha nascosto la forte preoccupazione per l’esiguità delle risorse finanziarie previste per il settore - pari a 10 milioni di euro - che gravano sul bilancio dello Stato, a cui si aggiungono 56 milioni di euro che gravano sul bilancio regionale, a fronte di costi del settore molto più elevati.

Intanto però la Giunta ha previsto lo stanziamento di 3 milioni di euro per il risarcimento dei danni causati nel 2021 da incendi dolosi, auspicando che, a seguito dell’istruttoria in atto, si possano effettuare i risarcimenti a partire dal mese di luglio.

Riorganizzare e coinvolgere il Governo

Tra gli interventi registrati in aula, quelli dei consiglieri di opposizione Antonio Lo Schiavo (deMa), Amalia Bruni (Misto) e Davide Tavernise (M5S), tutti convinti della necessità di affrontare la carenza di personale addetto, non solo specializzato, ancora in condizione di precarietà, ritenendo al contempo di fondamentale importanza l’interlocuzione con il Governo, soprattutto per quanto attiene alle risorse necessarie per fronteggiare e tutelare il territorio e il patrimonio boschivo.

Lo Schivo ha posto l’accento sulla difficoltà di molti Comuni che non si sono ancora dotati del catasto sugli incendi boschivi, utile per la creazione di vincoli di edificabilità e, quindi, evitare la cementificazione dei boschi. La Bruni ha sottolineato dal canto suo che la pianificazione andrebbe meglio approfondita, soprattutto in termini di tecnologia volta alla prevenzione, previa valutazione delle difficoltà, anche in termini culturali, esistenti nel territorio calabrese che, nel loro insieme, ritiene siano profondamente connesse al fenomeno della criminalità organizzata. Infine Tavernise ritiene che questo sia il momento giusto per apportare i dovuti correttivi, sottolineando anch’egli il profondo legame tra incendi e criminalità organizzata, che inevitabilmente vanno analizzati e affrontati nello stesso contesto.

Nel suo intervento di replica alle osservazioni dei consiglieri, l’assessore Gallo ha ribadito che In merito alla necessità di programmazione, sono necessari i “Piani di gestione forestale” di cui si dovrà dotare Calabria verde, e che anche il Dipartimento si doterà di un “Piano forestale regionale”, importante per comprendere cosa possa essere utile nei prossimi anni. Infine, dal titolare alla delega sulla Forestazione è venuta anche la proposta di redigere un documento articolato che manifesti le esigenze della Calabria al Governo centrale, in modo da rafforzare l’azione del presidente Roberto Occhiuto anche sul settore in discussione nella “vertenza Calabria”.