Mario Oliverio e la sua maggioranza continuano ad essere tenuti sotto scacco dalla minoranza di centrodestra. Con i numeri ridotti al lumicino e le tante posizioni critiche fra i banchi del centrosinistra anche stavolta si è dovuta trovare una mediazione in Conferenza dei capigruppo per poter svolgere la seduta. Né ha giovato particolarmente alla causa del presidente il riavvicinamento al centrosinistra di Franco Sergio, ancora incerto sul da farsi dopo l’idea di abbracciare Raffaele Fitto. Anzi è stata proprio la minoranza a chiedere l’inserimento di una discussione con relativo ordine del giorno sui ritardi nel completamento dei lavori del megalotto 3 della statale jonica. È stato il consigliere forzista Gianluca Gallo a formalizzare la richiesta in Aula, con tanto di apprezzamento da parte dei banchi del governo e della maggioranza.

Il megalotto 3 della statale jonica

«L’iniziativa del Governo lascia esterrefatti – ha detto Mario Oliverio intervenendo sul tema - incomprensibile la messa in discussione della copertura finanziaria dell'opera. Oggi si mette in discussione un'opera dall'iter travagliato iniziato nel 2007 e che finalmente ha visto la parola fine con una deliberazione del Cipe del 28 febbraio del 2018. Tentare di mettere in discussione l’opera suscita confusione, preoccupazioni nelle popolazioni. L'aggiudicazione dei lavori è del 2011, si è proceduto all'esproprio dei terreni e sono state acquisite tutte le autorizzazioni ed i pareri propedeutici all'avvio dei lavori. La richiesta del tavolo tecnico è finalizzata al monitoraggio dei lavori, dando per certo la sua realizzazione. Con l’ordine del giorno – ha detto Oliverio – si darà maggiore forza alla richiesta del tavolo tecnico». Approvata poi la legge che contiene modifiche alla denominazione e alle competenze della Commissione contro la ‘ndrangheta e, seppure con il voto contrario dell’opposizione, e l’astensione di Carlo Guccione, la legge che contiene interventi per il sistema del cinema e dell’audiovisivo in Calabria. La legge prevede l’istituzione di un distretto cinematografico nella Regione e l’adeguamento delle funzioni della Fondazione Calabria Film Commission.

 

Il recupero del patrimonio immobiliare

Il Consiglio, inoltre, ha  poi rapidamente approvato la normativa sul recupero del patrimonio immobiliare pubblico,  quella sul riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio e i rendiconti di alcuni enti subregionali.

 

Il dibattito sul turismo

Infine l’Aula ha discusso il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile, illustrato dal presidente della Commissione “Bilancio” Giuseppe Aieta. Il consigliere Michele Mirabello si è detto ottimista sulla ricaduta che il provvedimento avrà sul territorio regionale. La minoranza, invece, ha criticato il provvedimento frutto di occasionalità e chiesto l’apertura di un dibattito ampio. Sia Gianluca Gallo che Mimmo Tallini hanno criticato l’assenza di un assessore al turismo.

Il dibattito sul turismo è stato concluso da Mario Oliverio che ha invece tracciato un bilancio positivo dell’andamento del turismo in Calabra «I flussi sono aumentati nel 2017 e 2018. Il problema della Calabria è stato quello dell’accessibilità, dal 2014 abbiamo attivato i bandi per dare convenienza alle compagnie aerea di collegarsi con i nostri aeroporti e approvato una legge sulla charteristica». Il presidente ha poi ricordato alcune iniziative come i bandi  per la valorizzazione dei borghi  e per la ricettività al loro interno.

«Sblocchiamo adesso i contratti di sviluppo con risorse del fondo nazionale e regionale e ciò consentirà di mettere in campo iniziative importanti con meno vincoli rispetto al piano precedente».

Il presidente ha sottolineato poi il cambio avvenuto anche nelle operazioni di marketing che sarebbe diventata “mirata” e, a tal proposito, ha ricordato la visita dei 750 tour operator tedeschi a Reggio. «Vi annuncio che alcuni di quegli investitori hanno deciso in Calabria: uno di questi ha investito a Pizzo con l’apertura di un villaggio, mentre un altro a Villapiana con un’inaugurazione di una struttura che arriverà a fine mese. E altri investimenti arriveranno». Disco verde anche al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre2018, e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2018-2020 e al bilancio di previsione 2019-2021 del Consiglio regionale.

Manca il numero legale

Al termine della seduta gli ordini del giorno, a partire da quello di Giuseppe Pedà sullo stato di attuazione della Zes a Gioia Tauro, ma si finisce come si è iniziato. Il vicepresidente di turno Tallini è costretto a chiudere la seduta per assenza del numero legale, per la furia di Pedà che vede rinviata ancora una volta la sua iniziativa.