VIDEO | L'esponente del governo Draghi fa visita al commissario Agostinelli che gli illustra le chance dello scalo. Sui fondi che la Calabria chiederà per il sistema ferroviario, l'esecutivo aspetta le commissioni parlamentari
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Se non è freddezza, poco ci manca. Rispetto al recovery fund, il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, ha tenuto un profilo basso nella prima tappa della sua seconda giornata calabrese. A Gioia Tauro, nella conferenza stampa nella sede dell’Autorità portuale, rispondendo ai giornalisti ha detto «che sì, il Piano che bisogna presentare è importante per la Calabria, ma anche il lavoro per la coesione non è da meno». Ansia da prestazione smorzata, visto che il programma va completato e trasmesso a Bruxelles entro dine mese, con l’equiparazione della futura richiesta alla partita dei fondi per la Coesione che già ci sono.
L'alta velocità in Calabria
Paragone che è servito all’esponente leghista del governo Draghi per assumere anche una posizione equidistante rispetto alle polemiche di questi giorni, sull’alta velocità ferroviaria che non contemplerebbe treni che raggiungano la velocità di 300 km orari. «Le commissioni parlamentari stanno valutando i progetti – ha detto – so che la Regione ha espresso delle perplessità rispetto alle ipotesi, e il governo medierà per trovare una sintesi». Nessuna strigliata, anzi profilo diplomatico, anche rispetto all’altra polemica aperta da 2 parlamentari leghisti – il calabrese Furgiuele e il genovese Rixi – contro la conduzione dell’Autorità portuale affidata al commissario Andrea Agostinelli, presentando una interrogazione pepata sul gateway ferroviario.
Il porto di Gioia Tauro
«Hanno solo voluto aiutare la struttura – ha commentato – che ci serve per potenziare un’area che l’Europa considera porta d’ingresso e che noi per i prossimi anni dobbiamo vedere anche come polo logistico verso i mercati del Nordafrica». Alla conferenza stampa hanno presenziato anche il commissario, che non ha inteso rilasciare dichiarazioni, il parlamentare Furgiule, l’assessore regionale Catalfamo, la consigliera regionale Minasi, il vice coordinatore regionale dei salviniani Biasi e il presidente facente funzioni Nino Spirlì.
Quest’ultimo ha annunciato che il ministro Giovannini gli ha garantito che nel recovery plan verranno inseriti progetti che riguardano Gioia Tauro, tranquillizzando in questo Confindustria provinciale che aveva chiesto lumi sul punto, e ha annunciato che «il 21 e il 23 aprile la Regione completerà gli incontri con i vari ministeri sul recovery». Morelli, infine, ha chiarito che anche secondo lui il commissariamento dell’ente portuale «dovrà finire presto», ma a differenza del precedente ministro De Micheli non ha fatto previsioni più precise sui tempi.