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È iniziato il tour di Matteo Salvini in Calabria. La giornata è iniziata a Lamezia Terme con una conferenza stampa e con una rassegna stampa negli studi di Ermes Tv insieme a Domenico Furgiuele, coordinatore regionale del movimento in Calabria. Nell’occasione, l’onorevole Matteo Salvini ha rilasciato una intervista al direttore di lacnews24.it Pasquale Motta per il talk Pubblica Piazza.
Furgiuele ha voluto rimarcare come la circostanza rappresenti la quinta visita del segretario nazionale nella nostra regione, segno di un’attenzione verso la Calabria che conferma la visione di un progetto di sviluppo nazionale da parte del segretario della Lega Nord. Occupazione immigrazione e infrastrutture sono i temi che secondo Salvini devono essere risolti per il futuro della regione Calabria.
L'inaugurazione della sede provinciale del movimento "Noi con Salvini"
Il tour è proseguito poi a Vibo Valentia dove il leader della Lega Nord ha inaugurato la sede provinciale del movimento “Noi con Salvini”.
«Bisogna accogliere donne e bambini che scappano dalle bombe dell’Isis che non devono arrivare in Italia con canotti e salvagenti, ma in aereo e se è il caso il biglietto lo paghiamo noi. Allo stesso tempo non è però possibile che in Italia sbarchi tutta l’Africa» - ha dichiarato Salvini. Lo stesso ha poi aggiunto che «In Africa ci sono milioni di persone e non è possibile che arrivino tutti in Italia. I tedeschi, non li vogliono, i francesi non li vogliono, gli spagnoli non li vogliono, non è possibile che l’Italia si trasformi in un campo profughi e che il nostro paese si islamizzi. Chi scappa dalla guerra va accolto dignitosamente, ma altrettanto dignitosamente vanno riaccompagnati coloro che non fuggono dalla guerra. Questo perché è impensabile accogliere tutti con una crisi economica che attraversa l’intera Italia e dove la disoccupazione giovanile a Vibo sfiora il 60% e nel resto della Calabria supera il 40%. Sono dati economici post bellici».
Salvini: «Lo Ius soli è una legge che non serve»
E sullo “Ius soli”, Salvini ha aggiunto: «E’ una legge che non serve perché già lo scorso anno 70mila bambini hanno ottenuto la cittadinanza italiana con la normativa vigente. I ragazzi che al compimento del 18esimo anno di età hanno ottenuto la cittadinanza italiana sono 200mila. Lo Ius soli è quindi solo fumo negli occhi. Si tratta di un principio culturale pericolosissimo. La cittadinanza è una cosa importante - ha aggiunto - che si deve decidere da maturo, cioè a 18 anni, quando si acquista la maggiore età e si decide per la patente e per le altre cose importanti. Non può essere un biglietto regalato al Luna Park. La Sinistra ha occupato il Parlamento su queste cose per nascondere ben altri problemi come la disoccupazione dilagante, le aziende agricole che soffrono, Equitalia che non è stata cancellata da Renzi e tutte le altre genialiate di questo genere e le promesse non mantenute dal Governo».