VIDEO | Punto stampa a Falerna della rappresentante del Governo che ha visitato diverse realtà del Tirreno cosentino: «Lo Stato c'è ed è al fianco degli imprenditori»
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Una visita di due giorni, concentrata come è previsto per le accelerazioni preelettorali ma non per questo meno proficua, visto che Fausta Bergamotto, Fdi, sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy del governo Meloni, ha avuto modo di conoscere de visu imprese e realtà che non immaginava esistessero nell'ultima regione d'Europa. «Una realtà bellissima, inaspettata - ha detto la deputata aquilana che era accompagnata dalla candidata locale Ersilia Amatruda - c'è tanta attività produttiva da queste parti e tanto Made in Italy».
Nel tragitto sul Tirreno catanzarese il sottosegretario del ministro Urso aveva in programma le tappe del Salumificio GE.CA. a Marina di Nocera Terinese, dell'azienda agricola Veltri di Falerna, dell' agricola Fangiano a Nocera Terinese, poi alla produzione di termostufe Ungaro di San Mango D'Aquino, a quella di cravatte e foulard Arcuri nello stesso centro ed alla Stis di Falerna che produce spazzole. Nel pomeriggio il punto stampa al Riva Restaurant di Falerna Marina.
Che cosa le hanno chiesto gli imprenditori?
«La vicinanza dello Stato: è una cosa che io ho apprezzato molto perché non hanno chiesto incentivi ma sicurezza, il sostegno e la vicinanza delle Istituzioni. Ed io mi sono sentita anche di garantirglieli perché questo Governo sta lavorando molto per la imprese. Non è uno stato vessatore, ma uno stato che è al fianco dell'imprenditore».
Cosa può chiedere o pretendere l'imprenditore calabrese in Europa e dall'Europa? «Quello che devono pretendere tutti gli imprenditori italiani - ribatte Bergamotto - Noi siamo a un bivio, le lezioni europee sono fondamentali per dare un cambio di passo, noi vogliamo portare il sistema Italia che da un anno e mezzo c'è. In Europa ci dicono come su che auto dobbiamo viaggiare, cosa dobbiamo mangiare, come ci dobbiamo vestire, tra un po' ci diranno anche come dobbiamo pensare: basta con queste ideologie: noi non vogliamo questo, noi siamo un popolo libero».
Quali criticità teme di più: malavita, congiuntura economica, infrastrutture? «Di malavita non voglio parlare, del resto ho incontrato solo brava gente. Le infrastrutture sono un problema vero, su cui bisogna lavora. Vicinanza a ferrovie, porto, autostrada facilita molto. La Zes unica contribuirà molto, attraverso il fondo di coesione che prevede il fondo di perequazione per il mezzogiorno con interventi strutturali. La Zes ha una governance unica partita da gennaio, c'è un piano che va approvato con Dcm entro fine luglio. Siamo nei tempi. In questi giorni parte il credito d'imposta, una cosa che gli imprenditori contestano non nella misura ma nella tempistica. Il 15 novembre dicono sia un termine troppo breve per fare investimenti, porterò a Roma questa richiesta e vediamo cosa si potrà fare».
Sembra che ci si sgomiti un po' nel centro-destra, le elezioni riusciranno a ricompattarvi?
«Assolutamente no, anzi le do un messaggio diverso: a livello governativo siamo tutti molto compatti. Il fatto è - chiosa il sottosegretario del ministro Urso - le elezioni europee sono diverse dalle altre, non ci sono coalizioni, quindi è normale che ognuno porti avanti anche un po' più veemenza quelle che sono le proprie idee. Ma posso assicurarvi che siamo e saremo una maggioranza sempre molto coesa».