«La nota trasmissione di approfondimento giornalistico Report ci ha ricordato, ieri sera, quanto sia grave l’emergenza sanitaria in Italia e quante oggettive difficoltà si vivono ogni giorno soprattutto nella nostra regione».
Lo affermano i portavoce del M5S Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Fabio Auddino.

«La Calabria, in questo scenario, -dicono i parlamentari- rischia di pagare un prezzo fin troppo alto qualora l’ondata della pandemia dovesse divenire ancora più intensa. Carenze endemiche in settori chiave come quello della Sanità e criticità nel campo della prevenzione e del soccorso, rappresentano un pericoloso vulnus cui i calabresi sono purtroppo esposti.
Ecco perché indispensabile diviene approntare un sistema organizzativo che sia capace di dare risposte concrete, subitanee e adeguate da figure dotate di competenze sul tema di cui la nostra terra è comunque dotata perché ricca di risorse umane che a livello nazionale, ed internazionale, hanno saputo guadagnarsi un profilo professionale di tutto rispetto.
Alla luce –prosegue la nota- di queste considerazioni, di quanto emerso ieri nella trasmissione di servizio pubblico Report e dalle stesse disarmanti ammissioni del dirigente regionale Pallaria da poco nominato a capo dell’emergenza Covid, ci si chiede se non sia il caso di valutare un avvicendamento alla guida della Protezione Civile calabrese con una figura di maggiore e comprovata esperienza sul campo.

Tale circostanza consentirebbe inoltre all’attuale responsabile di potersi dedicare con maggiore serenità ad altri incarichi di responsabilità già precedentemente assegnati, di cui è ancora titolare, e per i quali sono in corso indagini ove, siamo sicuri, saprà favorevolmente chiarire la propria posizione.
Auspichiamo, pertanto, che il presidente Santelli non rimanga indifferente al grido di stupore e indignazione levatosi da cittadini e addetti ai lavori sulla vicenda e che affronti prontamente la questione, poiché di questione dirimente si tratta.
È una valutazione, la nostra, –concludono gli esponenti pentastellati- come il momento di unità nazionale richiede, priva di polemiche strumentali: vuole piuttosto essere un contributo maturato con pieno spirito di franco dialogo e collaborazione istituzionale.
Al di là, infatti, di bandiere ed appartenenze politiche, il dovere, e l’agire, dei rappresentanti istituzionali eletti in Calabria, a tutti i livelli, deve essere improntato, soprattutto adesso, da sinergie e volontà di affrontare e risolvere problematiche e incombenze che gravano sul futuro prossimo dei calabresi».