VIDEO | Conferenza stampa per annunciare un esposto e una segnalazione alla prefettura: denunciato il ruolo del vicesindaco, che ha risposto al posto del dirigente negando lo spazio pubblico per degli eventi culturali
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Due richieste, per poter utilizzare altrettante piazze, e un solo “no” di quelli talmente fragorosi da indurre la Fondazione Girolamo Tripodi a convocare una conferenza stampa. Della replica al comune di Polistena, che non ha concesso l’uso dello spazio pubblico – con la conseguenza di far dichiarare «saltato il programma» degli eventi culturali in onore del parlamentare che fu sindaco – si sono fatti carico Michelangelo e Ivan Tripodi, animatori della fondazione dedicata al padre.
«È un boicottaggio continuo delle nostre iniziative – attacca il presidente, ex assessore regionale di centro sinistra – e anche questa volta ad essere danneggiati sono prima di tutto i cittadini, perché il programma che stavamo formalizzando era di livello internazionale, tutto saltato vista la mancata certezza sul sito dove ospitare gli artisti».
La Fondazione ha distribuito ai giornalisti copia del carteggio intercorso con l’ente, denunciando una anomalia formale che ispira ora la predisposizione di un esposto alla procura e una comunicazione alla Prefettura. «Tenuto conto che manca un regolamento per la fruizione degli spazi pubblici – prosegue Michelangelo Tripodi - appare grave che il diniego non ci sia stato comunicato da un dirigente comunale, o come in altri casi di richieste simili arrivate al Comune in questi giorni, dalla segretaria generale: a risponderci no, adducendo come scusa la concomitanza di altri eventi dell’estate polistenese da tenere in luoghi diversi, è stato un politico, un amministratore, il vice sindaco Giuseppe Politanò». Di fronte al primo no per l’utilizzo di piazza della Repubblica, la Fondazione a stretto giro aveva fatto una seconda richiesta – questa volta per piazzale Trinità – anche in questo caso bocciata, senza mediazione, senza la convocazione di un incontro chiarificatore.
In realtà, non da oggi sono ai ferri corti la Fondazione e il Comune, guidato dal sindaco Michele Tripodi, nipote di uno degli storici leader della sinistra calabrese, nonché cugino di chi oggi – nelle parole di Ivan – denuncia «quest’altro tentativo di offuscare la memoria di Girolamo Tripodi, pensando di poter usare il suo nome a piacimento». Michelangelo e Michele Tripodi, pur essendo rimasti nella galassia comunista, militano da tempo i partiti diversi. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Lorenzo Fascì, mentre hanno chiesto la parola e sono intervenuti il senatore 5Stelle, Fabio Auddino, e l’imprenditore Giuseppe Fusco, candidato alle ultime regionali con De Magistris. «E’ evidentemente anche un dolore personale quello che provo – conclude Michelangelo Tripodi – constatare quanta ostilità ci sia contro una Fondazione che ha il solo scopo di rinnovare la memoria di un uomo così determinante per il progresso di Polistena e per l’elezione dell’attuale sindaco: anche in fase politiche passate accese, mai era avuta una negazione così evidente della fruizione a fini culturali degli spazi pubblici e i polistenesi, custodi assieme a noi della vera eredità morale e politica di Girolamo Tripodi, queste differenze di epoche e di stili compartamentali le hanno comprese bene».