VIDEO | Il procedimento previsto dalla Finanziaria 2021 è rivolto alle Amministrazioni sede di capoluogo di città metropolitana in situazione di predissesto. La misura prevede una transazione tra il 40 e l’80% del dovuto. Salvi i piccoli creditori come gli esercenti del bonus Covid
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Il Comune di Reggio Calabria ha avviato il procedimento di rilevazione dei debiti commerciali certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021 che si concluderà non oltre il prossimo 15 maggio. A tal proposito Palazzo San Giorgio ha pubblicato un avviso che assegna ai creditori il termine di 60 giorni per la presentazione delle richieste di ammissione per il riconoscimento del credito che attraverso un’apposita transazione sarà pagato tra il 40 e l’80% della cifra riconosciuta.
Una condizione, questa, che ha generato allarme tra i tanti creditori dell’ente reggino che aspettano da anni di vedersi riconosciuto il credito. Ma è l’assessore alle Finanze di Palazzo San Giorgio Irene Calabrò a chiarire la ratio e la finalità della norma che non riguarda i piccoli creditori, a cominciare, ad esempio, dagli esercenti che hanno applicato i bonus Covid, che non dovrebbero subire alcun tipo di decurtazione.
Il Comune di Reggio Calabria, insieme a Palermo Napoli e Torino, rientra nell’elenco degli Enti destinatari – “con disavanzo pro capite superiore a 700 euro” - delle disposizioni previste dai commi da 567 a 582 della Legge numero 234 relativa al “Bilancio di previsione dello Stato” che assegna alle città in predissesto o in crisi finanziaria o con un disavanzo da ripianare, un contributo annuale di lunga durata, per circa 20 anni, subordinato appunto alla sottoscrizione di un accordo per il ripiano del disavanzo.
Non si parla di una grossa massa di debitori, perché – assicura la Calabrò - «in questi anni ci siamo portati in linea con i pagamenti grazie alla liquidità avuta con il Decreto Agosto e vari contributi esterni».
«Le finalità della procedura – ha proseguito l’assessora Calabrò – sono volte a quantificare e valutare l’importo complessivo di tutti i debiti censiti in base alle richieste pervenute, per consentire all’ente, entro il 15 giugno 2022, di proporre individualmente ai creditori, compresi quelli che vantano crediti privilegiati, nel rispetto dell’ordine cronologico delle fatture di pagamento o delle note di debito, la definizione transattiva del credito offrendo il pagamento di una somma variabile tra il 40 e l’80% del debito, in relazione alle seguenti anzianità dello stesso». E quindi, 40 per cento per i debiti con anzianità maggiore di 10 anni; 50 per cento per i debiti con anzianità maggiore di cinque anni; 60 per cento per i debiti con anzianità maggiore di tre anni; 80 per cento per i debiti con anzianità inferiore a tre anni.
L’avviso – sottolinea ancora la Calabrò - è quindi finalizzato ai grandi creditori del Comune. Si parla di debiti contratti con la Regione Calabria per la tassa sui rifiuti (circa 40 milioni) o l’idropotabile (altri 60), ma anche per la compagnia che fornisce l’energia elettrica. Debiti che all’esito delle transazioni potrebbero essere abbattuti fino al 60% a seconda dell’anzianità dello stesso.
«Tutti i rapporti contratti con fondi esterni, dai Patti per il sud, Pon metro, fondi covid, Pon o Poc, non rientrano in questa rilevazione - sottolinea la Calabrò - e non avranno alcuna decurtazione percentuale del credito». D’altra parte il 90% delle attività di Palazzo San Giorgio sono svolte con fondi esterni al Bilancio e ciò mette al riparo i piccoli creditori che hanno sollevato molti dubbi rispetto a quanto stabilito dalla norma nazionale.
Norma che comunque non è chiara quando stabilisce che il creditore che non partecipa alla transazione, e quindi all’ammissione per il riconoscimento del credito, perde il diritto allo stesso. L’assessore Calabrò ha chiesto delucidazioni al Ministero ed attende ancora una risposta.
Ogni altra utile informazione – conclude la Calabrò - è rinvenibile nel sito web istituzionale dell’Ente: comune.reggio-calabria.it, nell’apposita sezione “Rilevazione debiti commerciali – art. 1 comma 574 L. 234/2021” – dove è possibile scaricare avviso e schema del modello di domanda.