Si terrà lunedì 29 febbraio a Palazzo Campanella la prima riunione della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto.
La decisione è scaturita dall’incontro che il presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto ed il consigliere regionale delegato alla Conferenza Domenico Battaglia hanno avuto questa mattina con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone che ha fatto visita a Palazzo Campanella.
Spiega Domenico Battaglia: “La riunione, finalizzata a fare il punto dei lavori della Conferenza, è servita non solo per definire, ma soprattutto per suggellare la valenza di un percorso incentrato su politiche di prossimità tra le due Città Metropolitana. Ebbene, nonostante nel tempo sia lavorato a lungo per avvicinare concretamente le due sponde, come la storia di Reggio e Messina insegna, non era mai successo prima di ora che strumenti legislativi ad hoc facessero chiarezza e dessero man forte a quelle esigenze di accordo interstituzionale tra due sponde legate da affinità storiche, di turismo e di ambiente. Cosa che ha fatto, ricucendo lo strappo con il tempo, la legge regionale del 27 aprile 2005 che ha previsto l’istituzione della Conferenza e che è diventata anche antesignana rispetto alla recente decisione del Governo nazionale di accorpare le Autority di Gioia Tauro e quella di Messina. Adesso questa legge, votata dal Consiglio regionale, è una realtà voluta dalla politica che mette in moto la macchina della modernità”.
Per il presidente Ardizzone: “un passaggio deve essere chiaro: nessun passo indietro verrà fatto. Procediamo convinti e determinati – ha detto-sul processo di raccordo tra le due realtà che, in quanto avvenuto con legge regionale, ha il supporto della massima democrazia e della condivisione. Con il presidente Irto e con il consigliere delegato Battaglia siamo in perfetta sintonia, consapevoli di grandi scenari che s’aprono e delle preziose opportunità in termini di sviluppo della governance del territorio. In questo contesto, Gioia Tauro resta una grande ed insostituibile risorsa in ottica euromediterranea: unica struttura portuale del Sud Europa, sulla quale ha dimostrato di credere il Governo nazionale che ha avuto il merito di mantenere, per questa via, unito lo Stretto contro una politica di crescita a lungo incentrata sui porti del Nord”.

 

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