La campagna elettorale per le elezioni europee è ormai agli sgoccioli e ieri il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci ha tenuto una conferenza nella sala congressi dell'hotel Belvedere, sito nell'omonima cittadina altotirrenica, per spiegare la sua visione di Europa. «Negli ultimi tempi - ha detto l'esponente del Partito democratico - si è dato più peso alle politiche monetarie che alle reali esigenze dei cittadini e questo non può più essere tollerato». Poi ha continuato: «L'Europa ha bisogno di rinnovarsi, di essere più vicina alle persone che alle banche. Mi sono candidato perché sogno un'Europa più accogliente e meno razzista». All'evento hanno partecipato anche Ugo Massimilla, segretario del circolo Pd di Belvedere Marittimo, Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del Pd, e il senatore Ernesto Magorno, che fino a qualche tempo fa ha ricoperto il ruolo di segretario regionale del partito.

«Finalmente tutti nella stessa direzione»

Nel suo breve, ma incisivo intervento, Iacucci ha trovato tempo e modo per fare mea culpa: «In due anni il Pd ha perso più del 20% in termini di preferenza. Forse avevamo smarrito gli obiettivi e ci siamo mostrati troppo lontani dagli elettori. Siamo noi ad aver sbagliato, perché la gente è attenta e percepisce ogni cosa. Fortunatamente oggi avverto un debole ma significativo nuovo interesse nei nostri confronti, che ci dà la forza di continuare su questa strada, ma noi dobbiamo rimanere uniti e riconquistare la loro fiducia». Dello stesso parere è Ugo Massimilla, che in apertura del convegno tocca note dolenti: «Finalmente siamo tutti qui, a guardare nella stessa direzione. È così che dobbiamo proseguire». Il riferimento è a un recente episodio che aveva visto contrapposti Guglielmelli e Magorno nella campagna elettorale belvederese, in cui inizialmente sembravano aver intrapreso percorsi politici differenti. Poi erano seguite le scuse e il passo indietro di entrambi per il bene del partito. Così ieri, erano tutti insieme a sostenere il compagno di partito Franco Iacucci, con una ritrovata armonia.

La chiamata di Zingaretti

«Anche se non avessi voluto - ha scherzato l'ex sindaco di Aiello Calabro - mi sarei dovuto candidare comunque». E ne spiega il motivo: «Non ho deciso io di concorrere alle elezioni europee, è stato il neo segretario Nicola Zingaretti a volerlo. Un giorno mi ha chiamato e mi detto che ero candidato, punto. Devo dire che sono profondamente onorato che abbia scelto me per rappresentare il partito in Europa, lo ringrazio per tanta stima».

Di seguito, le interviste a Franco Iacucci, Luigi Guglielmelli ed Ernesto Magorno.